11 Novembre, 2016
Stefano Boeri: “Mettiamola al centro di un chilometro dell’arte e diamole luci d’autore”
«Non ci sono meriti, è un capolavoro, rappresenta in modo forte l’anima di una città fatta soprattutto di interni e povera di piazze. Difatti è un finto esterno, giustamente definito il salotto di Milano. Tra la ipotesi che circolarono quando nel 2012 ero assessore e se ne discuteva il destino, si fece largo quella di privatizzarla. Fui tra quanti si opposero e per fortuna si è proceduto altrimenti». Quanto è pesata nella ripresa la qualità degli affittuari? «Credo molto poco. Bisogna partire da una considerazione. La Galleria è un dispositivo urbanistico geniale in se, unico al mondo, è una sinapsi che mette in connessione piazza della Scala e piazza Duomo. È un fantastico canale di relazione, un monumento di legame. Si accende e si spegne seguendo il destino delle sue estremità. Sono le estremità che in questi anni hanno preso a funzionare meglio, non il passaggio».