National Geographic dedica un articolo al progetto della Città Foresta elaborato da Stefano Boeri Architetti, sottolineando la forte componente di innovazione e l’alto livello di sensibilità ambientale di questo modello di forestazione urbana.
Una visione progettuale che trova la sua migliore collocazione in Cina, paese che negli ultimi tempi si sta impegnando su più fronti per migliorare le proprie condizioni ambientali. Fondamentale convogliare gli sforzi sulle città e rendere le aree urbanizzate meno incisive in questo quadro che altrimenti potrebbe diventare preoccupante.
Il modello proposto da Stefano Boeri smaterializza il confine città-natura e lo ridisegna attraverso un’osmosi di elementi naturali ed architettonici. La città non è più luogo per soli esseri umani ma diviene casa di realtà vegetali ed animali. Biodiversità, aumento delle superfici vegetali, demineralizzazione del suolo, impiego di energie rinnovabili e dinamiche di sviluppo rigenerativo. Una città autosufficiente, alimentata da fonti di energia rinnovabile, che contribuirà a ridurre la temperatura media dell’aria ed a migliorarne la qualità.