Su La Stampa un’intervista all’architetto Stefano Boeri che commenta la situazione lavorativa attuale a cavallo tra Cina e Italia, a seguito delle precauzioni sanitarie prese da entrambe le realtà, che hanno visto i collaboratori asiatici prima e gli italiani poi lavorare da casa in smart working. Una riflessione più ampia sulle modalità di lavoro contemporaneo, effettuate anche in dialogo con il partner di Stefano Boeri Architetti Cina – Yibo Xu – che vede gli ambienti domestici trasformati in disciplinati spazi di lavoro, al passo con metropoli della città di Shangai o, più in piccolo, di Milano, che si dichiarano pronte a ritrovare l’energia generatrice necessaria per affrontare al meglio la ripresa, nelle prossime settimane. Severe precauzioni rappresentano il miglior punto di partenza ed il più profondo gesto di generosità nei confronti delle fasce fragili della popolazione, cui si deve maggiormente volgere l’attenzione.
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