2 febbraio 2018
Milano deve continuare a cambiare. Sono ormai chiare, soprattutto al sindaco Sala, le esigenze che la città richiede: divenire un centro europeo ed internazionale, non solo per la sua Italia. Milano deve impegnarsi per continuare a rappresentare il modello di riferimento basato sull’internazionalizzazione, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle periferie.
Differenti sono le azioni da inserire in agenda per percorrere questa strada. Prima delle quali è l’internazionalizzazione e l’acquisizione della lingua inglese da parte dei funzionari pubblici che sono costantemente a contatto con i turisti, ma anche nelle università: fondamentale per continuare a rappresentare una meta turistica internazionale ed una città sempre più proiettata in Europa.
Milano è una delle città più inquinate del continente ed è dunque fondamentale che si adegui agli obiettivi prefissati dai sindaci delle metropoli internazionali nel network del c40. A questo fine è importante la collaborazione con l’Architetto Stefano Boeri che condivide questa visione di una Milano internazionale e sostenibile, riconoscibile in progetti come Fiume verde. Un progetto di riforestazione urbana che consiste di un sistema continuo di spazi e percorsi verdi lungo i percorsi dei binari e a ridosso dei sette scali ferroviari della città. Centrale poi la questione delle periferie, per l’intero Paese, non solo per Milano, che però già si impegna nel prolungamento delle linee metropolitane per donare dignità e centralità alle aree suburbane che spesso presentano una forte carenza di servizi.
La domanda che però tutti ci poniamo resta: “l’Italia sarà in grado di seguire Milano in questa modernizzazione e internazionalizzazione?”. Secondo il sindaco il processo è avviato e ormai inevitabile; toccherà al Paese restare al passo coi tempi, anche per fornire i fondi necessari alla costruzione di nuove infrastrutture e linee metropolitane, confermando Milano guida operativa del Paese.