27 ottobre 2017
Le metropoli d’oggi vogliono piantare solide radici per costruire un futuro migliore, in equilibrio con la natura, migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone. Dalla Cina al Canada i progetti architettonici all’avanguardia guardano in questa direzione.
Un esempio è Liuzhou, una città-prefettura della regione autonoma di Guangxi Zhuang, nel sud della Cina. Una città storica, con più di 2.100 anni sulle spalle, eppure è una delle più all’ avanguardia del mondo. Qui sorgerà Liuzhou Forest City, Master Plan di Stefano Boeri Architetti per una città che combatte lo smog a colpi di verde. Uffici, negozi, case (per 30 mila abitanti), alberghi, scuole e un ospedale saranno interamente ricoperti di alberi. Così tanti da assorbire ogni anno circa 10 mila tonnellate di anidride carbonica, smaltire 57 tonnellate di polveri sottili e produrre oltre 900 tonnellate di ossigeno. Non solo. La Città Foresta, che si svilupperà su un’ area di 175 ettari lungo il fiume Liujiang, sarà autosufficiente, alimentata da energie rinnovabili, servita da mezzi elettrici. E con i suoi 40 mila alberi e il suo milione di piante di 100 specie differenti realizzerà un vero miracolo: migliorare la qualità dell’ aria, ridurre la temperatura media e aumentare la biodiversità delle specie viventi.
Se ne parla in un articolo su Il Venerdì di Repubblica, inserto settimanale del quotidiano La Repubblica.