Su il Sole24Ore un articolo che racconta la riscoperta dello spazio comune di tetti e terrazzi, in grado di espandere la dimensione domestica e la casa, in parte sostituendo la piazza pubblica nei periodi di alta intensità di contagi. Come luogo di incontro semi-privato, giardino, palestra all’aria aperta, fattoria, orto o punto di consegna e distribuzione di pacchi, in quartieri periferici o in centro città, in Italia e nel mondo le coperture vengono ripensate come una quinta facciata verde da Stefano Boeri Architetti, nel progetto di Tirana Riverside.
Gli alberi come elemento costitutivo e compositivo sono la riconoscibile firma dell’architetto milanese Stefano Boeri che, insieme al suo team, ripensa un quartiere policentrico a zero emissioni, contenente tutti i servizi essenziali per i cittadini della capitale albanese. Uno Smart (safe) Neighbourhood in cui gli abitanti si ritroveranno sui tetti, come prima avveniva nei cortili, tra pannelli fotovoltaici, laboratori e orti.
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