Sul sequestro del Centro Polivalente e di Protezione Civile di Norcia progettato da Stefano Boeri Architetti ancora molta amarezza. Un luogo che ha ospitato attività collettive, ricreative e culturali, nonché gli incontri della Protezione Civile e del Consiglio Comunale, sopperendo alla mancanza di luoghi sicuri crollati durante il terremoto che ha tragicamente colpito il Centro Italia nel 2016. Un paradosso tutto italiano che rischia solamente di peggiorare la situazione.
“Se avessi progettato in una zona sismica un edificio di classe 4 senza agganciarlo al terreno, allora sì che avrei commesso un illecito. La costruzione, completamente smontabile e rimontabile, si trova in una zona che ci è stata segnalata dal Comune e dalla Protezione civile. Il 30 ottobre 2016 Norcia è stata investita da una scossa di magnitudo 5.9: in pochi secondi la comunità locale ha perso ogni spazio collettivo, ben quindici edifici sono crollati o rimasti danneggiati in modo irreversibile. La base in cemento del Centro polivalente non è una piastra continua ma occupa soltanto il trenta percento del sedime”.
Risulta ormai evidente quanto la misura di sequestro preventivo del Centro sia stata un’azione affrettata e sproporzionata, che potrebbe inoltre scoraggiare future attività spontanee di questo tipo, nonché minare la fiducia dei diversi donatori che hanno sostenuto la realizzazione di queste strutture.