Sul Corriere della Sera di oggi un’intervista di Maurizio Giannattasio a Stefano Boeri, che ci tiene a definirsi archistreet, professionista sognatore, ma con i piedi a terra.
L’architetto si racconta nelle ispirazioni di Joseph Beuys, Adriano Celentano e Italo Calvino che hanno ispirato l’idea di un’architetture che nasce e si plasma nel rapporto con la natura vivente. Racconta di Milano e dei fallimenti e dei successi meneghini, un esempio che li racchiude entrambi: la meravigliosa metropolitana meneghina disegnata da Franco Albini e Bob Noorda, oggi snaturata e su cui si sta ragionando insieme ad altri progettisti per recuperarne l’originalità.
L’intervista integrale su: https://milano.corriere.it/19_marzo_07/ossessione-verdeio-archistreetcoi-piedi-terra