Su Corriere della Sera, sezione Milano, un articolo che racconta il capoluogo lombardo deserto e svuotato, durante la situazione di emergenza data dalla pandemia di Covid-19. Un affresco contemporaneo che riporta alla mente i disegni a “volo d’uccello” di Leonardo da Vinci, che immaginava e ricostruiva su pergamena le vedute di città e fortificazioni, oggi riprodotte da un drone che attraversa i cieli e racconta una città desolata. L’architetto e urbanista Stefano Boeri ne espone una visione precisa, narrando di una città non vuota ma abitata, costretta però dentro le case, senza più avere il legame diretto tra ambito pubblico e privato, precedentemente generato dagli spazi commerciali, oggi chiusi. Una metropoli silenziosa ma illuminata dal sole, che non teme una rinascita e che si manifesta in un enorme sforzo nei confronti delle fasce più deboli, verso cui si dirigono le attenzioni e i soccorsi da parte di tutti i cittadini.
La città senza traccia di frenesia si mostra vista dall’alto in immagini suggestive e taciturne, da togliere il fiato. Quartieri, spazi verdi e viali deserti si susseguono pronti per accogliere scelte irrinunciabili: fonti rinnovabili ed una nuova alleanza tra uomo e natura, alla ricerca di una sostenibilità locale nel rispetto delle realtà agricole circostanti all’area metropolitana.
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