22 gennaio 2018
A conclusione della settimana in Spagna in cui Stefano Boeri è stato invitato, come guest critic, al workshop internazionale presso la IE School of Architecture and Design di Segovia e, come relatore, al COAM di Madrid, rilascia un’intervista ad Arquitectura y Empresa in cui racconta la sua architettura e le sue visioni urbane.
In questa intervista, composta di due capitoli, la rivista spagnola ripercorre insieme a Boeri alcune tappe importanti per il suo Studio.
Il progetto di Amatrice, racconta l’architetto, è stato bello ed unico, ma allo stesso tempo una grande sfida.
Grazie alle donazioni raccolte dal Corriere della Sera e dal TgLa7 sono stai realizzati una mensa scolastica e diversi ristoranti che insieme compongono il nuovo Polo del Gusto che dà lavoro a molti cittadini terremotati. Un’architettura semplice, realizzata rapidamente ma con qualità, che ha saputo rispondere su più fronti ad un’emergenza lavorativa e sociale. Il tutto è stato realizzato con strutture in legno, un materiale che rappresenta sostenibilità ed affidabilità, per la sua durevolezza, flessibilità e caratteristiche antisismiche. Il legno è essenziale anche in uno degli ultimi progetti elaborati da Stefano Boeri Architetti, la Forêt Blanche, che verrà interamente realizzato con strutture lignee.
Le domande di Arquitectura y Empresa si focalizzano poi su temi che sottolineano quanto l’architettura possa realmente contribuire a migliorare i luoghi in cui le attività domestiche e sociali avvengono, soddisfacendo aspettative collettive e risolvendo importanti problematiche. Viene dunque approfondito il tema delle periferie: secondo Stefano Boeri le periferie dovrebbero essere considerate non solo per la loro distanza dal centro e per la mancanza di servizi, ma per il loro indice di diversità sociale e culturale, varietà che è la vera ricchezza dell’ambiente urbano.
Per leggere l’intervista completa: https://www.arquitecturayempresa.es/noticia/entrevistas-exclusivas-aye-sba-stefano-boeri-architetti-ii