23 febbraio 2018
“La scuola aperta è il cuore della nostra società, che riprende a pulsare insieme alla vita, che scorre al suo interno e nel suo intorno. – spiega Stefano Boeri – Nella nuova scuola si ospitano incontri, discussioni, dialoghi per le associazioni che non hanno una sede. Si aprono le porte a chi cerca uno spazio per far nascere un’impresa sociale e culturale. Si accolgono i circoli di lettura e si organizzano corsi per esplorare le più intriganti, bizzarre, estreme regioni del sapere”.
Le tre scuole, parte del Master Plan di Tirana (progettato da Stefano Boeri Architetti, insieme ad un team interdisciplinare, ed approvato un anno fa dal Comune di Tirana) verranno realizzate nel quadrante nordoccidentale della capitale albanese, nelle zone Don Bosco, Kodër-Kamëz e Piazza Shqiponja. Uno degli obiettivi del Masterplan era quello di arginare la caotica espansione della città e cercare di ottimizzare gli spazi già edificati. Riqualificare gli edifici abbandonati, adattandoli alle nuove esigenze dei cittadini, risanare e anche avere il coraggio di demolire ciò che non è più utilizzabile. Il progetto delle nuove scuole pubbliche è un tentativo di integrare in una struttura tradizionalmente riservata all’istruzione le attività per diverse utenze, negli orari in cui la scuola non viene utilizzata dagli alunni. Una struttura che risponde alle esigenze dei cittadini, una piazza urbana che si evolve insieme alle comunità.