“Riflettere su strategie che portino la natura dentro i tessuti urbani totalmente minerali è qualcosa di cui bisogna cominciare a parlare e fare”, spiega l’architetto Azzurra Muzzonigro di Stefano Boeri Architetti curatrice del forum multidisciplinare Architetture Viventi svoltosi a Bogotà, presso la Facoltà di Architettura, Pontificia Universidad Javeriana, a cui hanno preso parte architetti, politici e studenti.
L’agenzia di stampa ANSA Latina riporta il successo del forum e della mostra fotografica organizzati presso il Museo di Architettura “Leopoldo Rother” Universidad Nacional di Bogotà. Il Bosco Verticale, un’ispirazione italiana, è stato presentato per raccontare una filosofia ed al tempo stesso un approccio architettonico che media tra le urgenze ambientali e l’emergenza abitativa dovuta alla crescita delle città. Un modello che vuole riportare gli elementi naturali e quindi la biodiversità in città, per bilanciare le ingenti quantità di CO2 prodotte dai centri urbani: una casa per esseri umani e le altre specie viventi. Un’architettura dotata di una forte componente estetica ma anche filosofica che vuole ricordarci che le città non possono crescere all’infinito.
Al momento è una tipologia di edificio che richiede un importante impegno in termini economici sia in fase di costruzione che di manutenzione, ma si prevede che possa presto diventare di facile eseguibilità e accessibilità. Sarebbe inoltre d’aiuto un supporto legislativo che regolamenti da un punto di vista ambientale gli interventi architettonici e che promuova progetti di questo tipo. A maggior ragione in Colombia, uno dei paesi con i maggiori livelli di biodiversità al mondo e con il 76% della popolazione che vive nei centri urbani: Ricardo Peñuela (Grupo de Gestión Ambiental Urbana del Ministerio del Medio Ambiente) conferma infatti la centralità delle tematiche ambientali nelle politiche nazionali.