26 febbraio 2018
“Il post Expo ha lasciato in città un fermento che attira volumi miliardari di investimenti, italiani ed esteri. Dopo Citylife ora l’obiettivo è la ristrutturazione di ben sette ex-scali ferroviari” – scrive Alessia Gallione, giornalista milanese che ha seguito l’affare Expo fin dall’inizio della vicenda e che oggi ne analizza la legacy. I processi di rinascita iniziati nel settore immobiliare dopo la grossa crisi economica hanno permesso a Milano di puntare ad obiettivi più globali già nel 2030. Tra i progetti più ambiziosi la riqualificazione degli scali ferroviari, una proposta nata dalla consultazione di idee che ha visto coinvolte cinque squadre multidisciplinari, tra cui Stefano Boeri Architetti con il progetto Un Fiume Verde per Milano.
La maggior parte degli investimenti è internazionale e, in un anno che ha fatto registrare una generale ripresa economica, Milano si è confermata come una piazza europea strategica. Dinamiche che permettono di ipotizzare un trend di mercato simile anche per i prossimi anni, secondo Mario Breglia, il presidente di Scenari Immobiliari.
“È la Milano grandi firme, quella che ha cambiato lo skyline. La Milano rimodellata dalle archistar che, da Citylife con le tre torri che stanno arrivando a compimento a Porta Nuova con il grattacielo di Unicredit e il Bosco Verticale di Stefano Boeri, ha lucidato l’immagine internazionale del capoluogo lombardo. Una calamita anche economica visto che, dicono ancora i dati di Scenari Immobiliari, sono stati i soggetti esteri a investire negli ultimi due anni oltre 4 miliardi, la metà del totale nazionale. E adesso, il nuovo orizzonte è fissato al 2030 o giù di lì. È a quella data che guardano molti dei nuovi progetti sulla rampa di lancio che andranno a comporre la mappa dei 15 milioni di metri quadrati da far rinascere nell’area milanese”.
I progetti come Un Fiume Verde per Milano e Bosco Verticale fanno parte di una serie di strategie per lo sviluppo rigenerativo, che prevedono la collaborazione tra soggetti pubblici e privati con l’obiettivo comune di rendere la città leader europea della Forestazione per il 2030.