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Wonderwoods Vertical Forest | Utrecht

Wonderwoods Vertical Forest Utrecht

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti (area A), MVSA Architects (area B)

Luogo

Utrecht, Paesi Bassi

Anno

2017 - 2025

Cliente

G&S&.

Tipologia

Architettura, Bosco verticale

Credits

Progetto:
Stefano Boeri Architetti (plot A), MVSA Architects (plot B)

Design team(plot A)
Founding partner: Stefano Boeri
Partner e project director: Francesca Cesa Bianchi

Team - fase di concorso
Project leader: Benedetta Cremaschi
Team: Daniele Barillari, Francesca Da Pozzo, Alberto Lunardi, Maddalena Maraffi, Giovanni Nardi, Federico Panella, Paolo Russo;

Team - progetto preliminare
Project leader: Benedetta Cremaschi
Team: Emiliano Berni, Carolina Boccella, Elisa Borghi, Agostino Bucci, Gianni Candasamy;

Team progetto definitivo
Project leader: Paolo Russo
Team: Benedetta Cremaschi, Marco Neri, Lorenzo Masotto, Yulia Filatova, Carolina Boccella, Agostino Bucci

Consulenti:
Consulente botanico e landscape design per le facciate: Laura Gatti;
Local architect e progetto esecutivo: INBO;
Valutazione di fattibilità economica: Terberg Totaal Installaties;
Progettazione delle strutture: Van Rossum;
Consulente botanico e landscape design per i tetti: ARCADIS Landschapsarchitectuur;
Main Contractor - Combinazione di costruzioni: Boele & van Eesteren e Kondor Wessels Amsterdam;
Landscape contractor: Koninklijke Ginkel Groep

Foto: Milan Hofmans

Wonderwoods è l’intervento realizzato nel cuore di Utrecht da Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects, nel contesto del piano di rigenerazione urbana a Beurskwartier, la nuova zona pedonale adiacente alla Stazione Centrale.   

In particolare, il progetto Wonderwoods Vertical Forest di Stefano Boeri Architetti è una torre di 104 metri che reinterpreta il modello di bosco verticale, caratterizzato  da una forte presenza di alberi e piante, in chiave mixed-use: dopo il Bosco Verticale di Milano e Trudo Vertical Forest (in social housing) di Eindhoven, Wonderwoods Vertical Forest è il primo bosco verticale al mondo caratterizzato dalla presenza di funzioni pubbliche aperte ai cittadini, con l’obiettivo di rendere questa innovativa tipologia architettonica sempre più integrata nel tessuto urbano e accessibile a tutti.  

L’edificio, inaugurato a inizio 2025, ospita infatti circa 200 appartamenti di varie tipologie pensati per un’utenza eterogenea, insieme ad attività commerciali, aree per lo sport e il tempo libero e spazi per la ristorazione. 

In termini culturali, Wonderwoods Vertical Forest rappresenta una novità nel palinsesto dell’architettura europea contemporanea, un importante esperimento di demineralizzazione delle superfici architettoniche verticali e, allo stesso tempo, costituisce un nuovo riferimento urbano per Utrecht, grazie alla sua posizione strategica nel centro della città e all’elevato mix funzionale, orientato all’inclusione di tutti i cittadini.  

Nello specifico, il progetto si distingue per un’attenta articolazione dei volumi calibrata, sui diversi livelli, con le specifiche condizioni del sito. L’edificio è infatti scandito da “ordini” sovrapposti, che definiscono lungo l’asse verticale una rotazione del corpo di fabbrica: un movimento che lo distacca progressivamente dall’allineamento con il tracciato di via Croeselaan, consentendogli di disporsi secondo un orientamento est-ovest. Se sull’angolo nord la torre costituisce la “prua” di un sistema di isolati che si dispongono sull’asse viario, sul lato sud è orientato per consentire un collegamento in quota al settimo piano con l’edificio contiguo, progettato da MVSA.   

A livello di mix funzionale il basamento ospita, al piano terra, parcheggi per le biciclette e spazi pubblici, mentre ai piani superiori, si trovano uffici, ambienti per il fitness, insieme ad un articolato sistema di residenze duplex in grado di combinare spazi residenziali e atelier. Al settimo piano, spazi per la ristorazione, sia indoor che outdoor, animano il ponte di raccordo tra i due edifici, caratterizzato da giardini pensili e da un’ampia vista sulla città.

L’integrazione con la vegetazione, sviluppata con lo studio Laura Gatti in tutte le fasi, dal concorso fino alla realizzazione dell’edificio, è ispirata all’Utrechtse Heuvelrug National Park e costituisce una componente fondamentale del progetto. Con 360 alberi e 50.000 piante di 30 specie autoctone, equivalenti alla vegetazione di un ettaro di bosco, Wonderwoods Vertical Forest accoglie un’alta biodiversità vegetale e contribuisce significativamente a migliorare la qualità della vita in città, assorbire anidride carbonica e polveri sottili, produrre ossigeno e regolare il microclima locale.  

Inoltre, l’edificio è anche un presidio per la biodiversità animale, in particolare dei volatili che, sorvolando il cielo olandese, possono trovare riparo in fori circolari appositamente realizzati e disposti lungo le facciate della torre, favorendone la nidificazione e la tutela.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, particolare attenzione è stata dedicata alla relazione tra interno ed esterno, con un’articolazione di terrazzi e balconi, attentamente studiata per ottimizzare l’illuminazione naturale e garantire una vista aperta sul paesaggio urbano circostante. In particolare, i balconi, realizzati con un innovativo sistema di prefabbricazione per blocchi, sono progettati per ospitare i vasi al di sotto del piano di calpestio, liberando la visuale dal loro ingombro e garantendo una maggiore continuità visiva. In fase di progettazione sono state inoltre prese in considerazione la resistenza delle piante al vento e la manutenzione del verde, gestita mediante una stazione centralizzata condominiale e un sistema di sensori in grado di controllare le condizioni di umidità dei diversi vasi e programmare gli interventi di potatura e irrigazione. A questo si aggiunge, un sistema di accumulo idrico che consente di raccogliere, recuperare e smaltire, l’acqua piovana. 

Wonderwoods Vertical Forest costituisce un autentico ecosistema complesso, con facciate cangianti nella composizione cromatica e nelle dimensioni delle chiome: l’aspetto dell’edificio cambia costantemente con il susseguirsi delle stagioni, l’incidenza della luce solare e la crescita delle piante, dando origine ad un landmark urbano vivo e in stretta continuità con il sistema verde e ambientale di Utrecht. 

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