Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Roma, Italia
Anno
2015
Cliente
TELECOM ITALIA S.p.A.
Tipologia
Architettura, Ristrutturazione
Commissione
Masterplan, progetto preliminare
Superficie
SLP: 41.900 mq
Design team:
Stefano Boeri (founding partner), Michele Brunello, Francesca Cesa Bianchi, Jacopo Colatarci, Daniele Barillari, Marco Giorgio
Consulenti:
AICOM S.p.A., ZETASERVICE SRL
L’intervento progettuale di radicale trasformazione sviluppato nel 2015 da Stefano Boeri Architetti sull’edificio che ospita una sede di Telecom Italia a Roma, in via Oriolo Romano, prevede l’applicazione di una serie di soluzioni tecnologiche e spaziali tra loro integrate e fortemente innovative. Le stesse soluzioni sono state appositamente sviluppate dal gruppo di progetto allo scopo di ottenere un significativo upgrade in termini di sostenibilità ecologica e funzionale dell’intera struttura architettonica, e in particolare nelle prestazioni di risparmio energetico di tutto il complesso operativo. Il programma di revamping si basa dunque innanzitutto sulla completa sostituzione delle facciate esistenti con un inedito sistema di schermi architettonici tecnologicamente avanzati e dal forte carattere espressivo. Le nuove quinte sviluppate da Stefano Boeri Architetti sono così concepite come veri e propri spazi intermedi tra l’ambiente urbano e quello lavorativo: sono infatti capaci di regolare con precisione il volume e le caratteristiche dei flussi di aria, luce, calore e suono provenienti dall’esterno verso l’interno, ottenendo in tal modo significativi miglioramenti dei parametri ambientali dei posti di lavoro e del comfort complessivo entro tutto l’edificio. L’intervento comprende infine la realizzazione, al posto di un volume esistente, di un nuovo corpo inglobante la torre delle telecomunicazioni e destinato a ingresso principale e a spazio di rappresentanza.
Nel fabbricato principale del complesso Telecom Italia, le facciate di nuova generazione sono caratterizzate dalla presenza di uno schermo continuo, basato su una sequenza armonica di brise-soleil orizzontali, calibrati nel disegno e nelle qualità tecnologiche allo scopo di ottenere un’efficace controllo della gradazione della luce naturale e dell’irraggiamento solare diretto nei locali interni. Analogamente, tutti i grandi balconi dell’edificio, accessibili ai dipendenti, accolgono l’inserimento di una serie di tettoie ombreggianti dal disegno leggero. Unite all’innesto di un ricco sistema di vegetazione, le nuove pergole danno così vita a un vero e proprio continuumambientale e percettivo dal carattere piacevole e rilassante, capace di filtrare e accompagnare armonicamente il passaggio tra gli ambienti interni e quelli esterni, introiettando parte del paesaggio naturale nel corpo dell’architettura costruita. Il progetto di Stefano Boeri Architetti prevede inoltre la realizzazione di un nuovo ingresso pedonale dal forte carattere rappresentativo e comunicativo, in sostituzione di quello esistente, plasticamente poco definito e insufficiente nelle dimensioni.
In aggiunta all’insieme articolato di trasformazioni sul complesso edilizio esistente, l’intervento prevede la realizzazione del nuovo elementi di ingresso a impianto circolare, pensato anche come spazio “di cerniera” tra la mensa, l’auditorium e gli uffici. Accessibile mediante un corridoio esistente, il nuovo fabbricato si caratterizza sul piano linguistico per l’evanescenza e l’impalpabilità delle forme e dei materiali.
Il programma di implementazioni formali e funzionali messo in atto comprende anche un significativo intervento sulla torre delle telecomunicazioni. Attraverso una ridefinizione dei materiali delle facciate, quest’ultima è stata infatti sottoposta a un vero e proprio processo di “dematerializzazione”, con l’effetto di riflettere l’ambiente circostante e, virtualmente, di scomparire fondendosi in esso. Sulle coperture dei volumi della caffetteria e dell’auditorium, accanto al nuovo ingresso, è stato previsto l’inserimento di rigogliosi giardini pensili, che si offrono come radure di stasi rispetto alla frenesia dei tempi e delle modalità di lavoro, oltre a fornire agli spazi sottostanti un benefico effetto di isolamento e ombreggiatura dall’irraggiamento solare. La copertura ospita anche una serie di pannelli solari fotovoltaici.
Il progetto degli interni punta alla massima razionalizzazione e integrazione delle diverse aree funzionali e alla fluidità dei vari flussi che vi si intrecciano. Oltre alla ridefinizione delle postazioni di lavoro in una rinnovata configurazione open space, il programma di interior design mira a ottimizzare il sistema di distribuzione verticale e a realizzare nuovi spazi confortevoli di incontro e socializzazione informale tra i dipendenti dei vari reparti. Allo stesso scopo di implementare le pratiche di interscambio relazionale tra i lavoratori è prevista anche la realizzazione di una serie di elementi di copertura dei cortili a cielo aperto già esistenti. Tale soluzione è infatti finalizzata a generare una serie di ambienti ibridi di transizione tra l’interno e l’esterno, dove ottimizzare lo stato di relax individuale e collettivo: spazi speciali illuminati naturalmente dalla luce solare e opportunamente schermati per ottenere gradi di luminosità variabili secondo le diverse stagioni. In prossimità di questi ultimi ambienti è infine prevista la collocazione dei nuovi collegamenti verticali degli ascensori e delle scale: scelta distributiva qui individuata allo scopo di amplificare il carattere di questi spazi quali centri vitali dell’intero edificio. Più specificatamente: i vani scala esistenti sono stati sostituiti da un grande atrio, dotato di scale aperte e ascensori panoramici, ottenuto mediante la chiusura dei patii esistenti e capace di funzionare anche come serra bioclimatica e luogo di lavoro informale e di incontro.