Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Anversa, Belgio
Anno
2017 -2021
Tipologia
Architettura, Bosco verticale
Cliente
Triple Living NV.
Progetto:
Stefano Boeri Architetti
Founding partner: Stefano Boeri
Partner e project director: Francesca Cesa Bianchi
Project leader: Hana Narvaez
Team: Sara Gangemi (Senior Landscape Architect),
Alessandra Magnetti, Daniele Barillari, Elisa Versari, Mario Shilong Tan
Consulenti:
Local architects: OM / AR Marc Van Hove, Glenn Somers, Eef Van Meer
Agronomo paesaggista: Studio Laura Gatti
Impianti: Sweco
Sostenibilità: Ing. Dirk DeGroof
Acustica: D2S International
Strutture: GroupD
Contractor: Van Laere
Photo: Paolo Rosselli
Il Palazzo Verde di Stefano Boeri Architetti, nuovo landmark nel distretto Nieuw Zuid di Anversa, declina il prototipo di Bosco Verticale in un quartiere strategico per lo sviluppo della città.
Il progetto è situato tra il parco pubblico e il fiume Schelda, in un’area all’interno del piano di espansione di Bernardo Secchi e Paola Viganò, che prevede di mantenere la destinazione a verde per il 60% dell’intera superficie (circa 12 ettari). Collocato in un lotto particolarmente interessante dal punto di vista urbanistico, l’edificio da un lato valorizza il dialogo tra architettura e natura vivente, dall’altro – accogliendo piante e alberi non solo sulle facciate, nelle logge e sui balconi, ma anche in copertura – si configura come un hotspot di biodiversità, moltiplicando i vantaggi ambientali legati alla prossimità e connettività degli ecosistemi.
Il Palazzo Verde, caratterizzato da un impianto a L che chiude il lato dell’isolato verso il fiume Schelda, si apre alla quota della città con una corte semi-pubblica disegnata dal paesaggista belga Bas Smets. L’attacco a terra è caratterizzato dalla presenza di spazi commerciali sul fronte strada, mentre verso la corte ospita spazi per attività ricreative. Una gradonata, che funge anche da anfiteatro pubblico, permette l’accesso diretto dalla corte al Circularity Center, dove residenti ed i cittadini hanno la possibilità di riparare biciclette o altri oggetti di uso quotidiano.
La continuità tra spazio pubblico e privato viene sottolineata anche dalle tre ampie terrazze che ospitano tetti-giardino, che valorizzano il rapporto del Palazzo Verde con il contesto urbano e ambientale.
Il Palazzo Verde ospita 86 alberi, 1.000 arbusti e 1.200 piante, per un totale di 780 mq di superficie verde costituita prevalentemente da specie autoctone tipiche dell’ambiente boschivo e sotto boschivo, selezionate da un team di esperti e botanici. La copertura adibita a giardino è accessibile dai residenti direttamente dai vani scale e riconoscibile come uno spazio protetto e inclusivo, ottenuto posizionando le alberature e gli arbusti lungo il perimetro delle terrazze.
L’edificio, con altezze variabili da 3 a 7 piani, conta 67 appartamenti: di questi, 6 si trovano in corrispondenza delle teste dell’edificio e sono caratterizzati da doppia e tripla esposizione.
Il progetto è definito a partire da una griglia di 5×5 metri, che determina sia l’andamento volumetrico che il disegno delle facciate, composte dall’alternarsi di balconi e logge. Particolare attenzione è posta infatti al concetto di soglia: con una loggia chiusa e una aperta per ogni appartamento – per un totale di circa 20/25 mq ciascuno – lo spazio aperto diventa un prolungamento dell’unità abitativa, in un ripensamento dinamico del confine tra interno ed esterno.
L’ottimizzazione dello spazio a favore del verde si rispecchia infatti anche nel layout interno degli appartamenti, di misure variabili – dai 50 ai 90 mq, con due appartamenti di 120 mq – progettati con un alto grado di flessibilità funzionale, per poter prevedere un futuro accorpamento o cambi nell’uso.
A livello costruttivo, tutte le logge sono state costruite con sistemi prefabbricati, utilizzando un cemento ad alte prestazioni e un sistema di assemblaggio in situ, che hanno permesso un aggetto di 2.5 m, pur con uno spessore relativamente sottile (15 cm). L’impiego di tecniche di prefabbricazione ha consentito di ridurre il trasporto su gomma di elementi e materiali costruttivi così come i tempi di cantiere (18 mesi in totale).
Anche in termini di scelte materiche, una particolare attenzione è stata rivolta a balconi e logge: i primi sono pensati unicamente come spazi aperti e sono, di conseguenza, caratterizzati da intonaci bianchi sulle murature e pavimentazione lignea; le seconde, invece, sono interamente rivestite di legno in modo tale da poter permettere ai residenti di annetterle alla propria unità, estendendo così lo spazio abitativo. In questo modo, tra logge e finestrature fisse libere da parapetto, la vista dagli appartamenti risulta essere totalmente aperta, in un disegno innovativo per un edificio residenziale.
Con il Palazzo Verde si portata avanti una declinazione a bassa densità del modello del Bosco Verticale dimostrando come l’inserimento del verde e della natura nell’architettura non sia una prerogativa esclusiva di grattacieli o edifici di lusso, ma piuttosto una modalità estremamente flessibile e adattabile, in grado di generare diverse configurazioni architettoniche originali a partire dalle specificità legate al contesto, alle funzioni e alle esigenze locali.
Il Palazzo Verde è l’esempio di come anche un edificio residenziale di piccole dimensioni possa offrire ai suoi abitanti una diversa prospettiva di rapporto con la natura vivente, ponendosi come un ulteriore tassello del più ampio disegno di forestazione urbana.