Progetto
Politecnica, Stefano Boeri Architetti, Consilium, SPIRA Srl, arch. Maria Di Benedetto, Arch. Lorenzo Vallerini
Anno
2022 – in corso
Luogo
Firenze, Italia
Cliente
Comune di Firenze
Tipologia
Architettura, Riqualificazione architettonica, Spazio pubblico
Servizi
Visione, Progetto definitivo, Progetto esecutivo
Founding Partner: Stefano Boeri
Director: Pietro Chiodi
Design team: Yaochen Wu, Paolo D'Alessandro, Klodiana Kajmaku
Consultants:
Monica Sgandurra (paesaggio)
Il raggruppamento costituito da Stefano Boeri Architetti, Consilium, Spira, arch. Maria Di Benedetto, arch. Vincenzo Vaccaro, arch. Lorenzo Vallerini, guidato da Politecnica Ingegneria ed Architettura, è incaricato del progetto di riqualificazione dei padiglioni Machiavelli e Cavaniglia all’interno della Fortezza da Basso di Firenze.
Il progetto si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione promosso da Regione Toscana, Comune di Firenze, Città metropolitana di Firenze e Camera di Commercio che comprende accanto al Padiglione Cavaniglia, i Padiglioni Spadolini e Bellavista. L’intervento mira a valorizzare il complesso, rendendolo più accessibile e funzionale, in dialogo con il patrimonio storico e culturale del sito – ad oggi sede di importanti eventi internazionali.
Padiglione Cavaniglia:
Il nuovo intervento si inserisce in un contesto urbano dalla forte impronta rinascimentale, cifra identitaria della città di Firenze, proponendo una reinterpretazione contemporanea dello storico sistema della Fortezza, rispettandone la memoria architettonica.
Il progetto, ripercorrendo le indicazioni del piano di recupero del Comune, consente una nuova fruizione della struttura: gli originali percorsi di ronda sono riscoperti e reinterpretati permettendo di valorizzare le antiche mura e i bastioni. La riqualificazione, infatti, prevede la realizzazione di un percorso pedonale sospeso lungo il perimetro delle mura che permette la visione e la fruizione, prima interclusa, della corte archeologica del bastione Cavaniglia e restituisce ai visitatori la vista e la percezione che le persone avevano della Fortezza al tempo del suo originario utilizzo. Il tetto del nuovo padiglione è trasformato, poi, in un’area verde in quota, pubblica e accessibile a tutti, adibita a ospitare manifestazioni pubbliche. Il percorso si sviluppa così sulla copertura del nuovo padiglione, nel verde, e in corrispondenza dell’angolo del bastione si trasforma in una passerella sospesa nel vuoto, sopra i resti archeologici, restituendo alla città diverse aree di risulta, ricucite in uno spazio coerente, con riferimenti archeologici di grande interesse.
Mentre il giardino sospeso imprime forza espressiva al nuovo padiglione, la sistemazione degli spazi esterni ‘a terra’ si raccorda al contesto mantenendo i due grandi platani all’ingresso del Bastione e evidenziando l’angolo della corte archeologica con un dislivello circolare e con nuova vegetazione erbaceo-arbustiva.
Il progetto dà così vita a tre luoghi: uno spazio fieristico e commerciale a contatto con le mura, un giardino pensile con un percorso verde in quota che recupera gli originari camminamenti di ronda e infine uno spazio aperto tra il nuovo Padiglione Cavaniglia e il bastione, pensato come luogo di sosta all’ombra delle mura.
Nello specifico, il nuovo padiglione prevede, dal punto di vista costruttivo, un’unica campata, di luce superiore ai 22 metri, realizzata con travi da ponte progettate per ospitare nell’estradosso il giardino pensile, corredato da essenze arboree di grandi dimensioni, capaci da un lato di catturare l’anidride carbonica emessa nell’ambiente e dall’altro di generare un microclima che permette di ottimizzare gli scambi termici, con una conseguente riduzione del consumo energetico.
La proposta progettuale relativamente agli impianti meccanici, elettrici e speciali si focalizza da un lato sull’applicazione di tecnologie innovative e rivolte a un efficiente utilizzo delle energie, dall’altro alla ricerca di soluzioni affidabili e semplici che consentano una perfetta adattabilità dei sistemi alle necessità funzionali del complesso. Una caratteristica peculiare del progetto impiantistico deriva dall’impostazione orientata alla flessibilità d’uso degli spazi interessati dall’intervento, per cui le aree interne potranno essere utilizzate indifferentemente o addirittura simultaneamente, per eventi convegnistici e per manifestazioni espositive con le migliori prestazioni di comfort e di benessere ambientale.
Il nuovo Padiglione Cavaniglia ha l’obiettivo di diventare uno spazio pubblico iconico per la città, ponte tra passato e futuro, grazie ad una collaborazione che integra competenze diversificate. L’intervento mira a restituire ai fiorentini una nuova area verde riqualificata e contribuire al recupero dell’atmosfera rinascimentale di cui le mura sono l’eredità e la testimonianza fisica.