Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Amatrice, Italia
Anno
2016 - 2017
Cliente
“Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0” – Corriere della Sera – TgLA7
Tipologia
Architettura, design di interni
Commissione
Concept, Progetto preliminare, definitivo, direzione lavori
Progetto:
Stefano Boeri Architetti
Design team:
Stefano Boeri (founding partner), Corrado Longa e Marco Giorgio (project manager), Julia Gocalek, Daniele Barillari Immagini Paolo Rosselli, Giovanni Nardi
Consulenti:
Ing. Mirko Degano, Ing. Loris Borean (Progettazione strutturale); Paolo Zuccolo (Progettazione impiantistica); Sandro Stefanini (Progettazione urbanizzazioni); GAD srl (Valutazioni economiche)
Soggetto appaltatore Filiera del legno Friuli Venezia Giulia – ATI Domusgaia srl e Legnolandia srl
Nel 2016, a seguito del terremoto che ha devastato Amatrice e i paesi limitrofi, si è reso indispensabile l’intervento per la creazione di un luogo di ritrovo temporaneo, in cui le attività di ristorazione distrutte dal sisma potessero ritrovare uno spazio dedicato. La nuova piazza del Gusto, della Tradizione e della Solidarietà di Amatrice è stata realizzata su progetto di Stefano Boeri Architetti grazie ai fondi raccolti da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso l’iniziativa solidale “Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0”, e grazie a risorse dello stesso Comune di Amatrice e il sostegno della Regione Lazio.
Le condizioni particolari di emergenza e il carattere di necessità, hanno portato a realizzare il Polo del Gusto in tempi brevissimi. L’intero progetto, infatti, è stato terminato in otto mesi di lavoro, un’esperienza straordinaria che dimostra come si possa realizzare un’architettura di qualità in una situazione di urgenza, applicando anche soluzioni tecniche innovative in luoghi colpiti da disastri naturali. L’idea del progetto è di dare vita ad una piazza polifunzionale, capace di diventare un luogo di ritrovo e di scambio sociale, in cui gli abitanti possano usufruire di diversi servizi – tra cui una mensa scolastica e otto dei ristoranti crollati durante il sisma – su una superficie di 9.000 mq.
L’intervento si configura dunque come un simbolo di rinascita per Amatrice, un luogo di solidarietà – autentico valore del progetto – e un nuovo spazio in grado di offrire agli abitanti la possibilità di ricominciare.
Il Polo del Gusto è pensato per essere un luogo aperto alla comunità, con al centro il cibo come collante fondamentale di una collettività e potenziale elemento di ripresa economica per un territorio storicamente legato ad una radicata e profonda tradizione gastronomica.
Una scommessa vinta che riparte da ciò che ha reso il borgo reatino famoso in tutto il mondo: la sua cucina, e quel piatto, l’Amatriciana, simbolo di una terra ferita ma che vuole risorgere. Un’architettura pensata e sviluppata per essere al servizio delle comunità colpite dal terremoto con l’obiettivo sia di ripopolare un territorio cancellato dalle mappe, che farlo rinascere partendo dal mantenimento e dalla ripartenza della sua economia. Lo scopo finale guarda al bene collettivo: ritrovare la bellezza sfregiata, dove la vita quotidiana può ancora scorrere.
L’edificio principale, realizzato in sole dodici settimane, ospita la mensa scolastica per gli alunni che a causa dei danni del terremoto erano impossibilitati ad usufruire della struttura originale; occupa una superficie di 490 mq, con circa 150 posti a sedere, e si sviluppa su un unico piano, con tre lati interamente vetrati e con un’ampia copertura inclinata verso i Monti della Laga. Oltre alla sala per il pranzo, include una serie di spazi di servizio destinati a cucine, locali preparazione e deposito, bagni, spogliatoi, locali lavaggio e locali tecnici.
Come nelle antiche piazze italiane la chiesa, luogo di ritrovo per eccellenza, era circondata dalle botteghe degli artigiani, così la mensa è affiancata da padiglioni che mettono in risalto il valore del progetto come spazio pubblico. Gli otto ristoranti accolgono alcune delle attività distrutte dal sisma, ridando agli addetti la possibilità di tornare operativi: con queste strutture sono stati infatti ripristinati quasi 100 posti di lavoro, mantenendo sul territorio una delle più importanti attività economiche e riattivando i flussi turistici, che da sempre hanno rappresentato un importante indotto.
I ristoranti hanno a disposizione diverse superfici, tra gli 85 e i 500 mq circa, definite in base alle estensioni delle attività preesistenti distrutte dal sisma e in accordo con i ristoratori, coinvolti in tutto il processo di progettazione e realizzazione delle strutture. Il progetto include anche la realizzazione degli interni, delle cucine e degli spazi di servizio, concepiti per essere modulari e assemblabili; l’allestimento delle sale da pranzo è invece un elemento di diversificazione, variando per ciascuno dei ristoranti, così da conferire riconoscibilità e personalizzazione ai vari ambienti.
Il Polo del Gusto è stato realizzato grazie al contributo operativo del Consorzio Innova FVG. Tutti gli edifici sono costruiti in legno, con elementi prefabbricati modulari provenienti della filiera del Friuli Venezia Giulia: il legno, per le sue qualità di elasticità, leggerezza e flessibilità, è infatti un materiale particolarmente adatto per intervenire in contesti ad elevato rischio sismico e garantisce una riduzione dei costi di costruzione così come un’ottima risposta in termini di resistenza e possibilità di utilizzo.