Il progetto prende spunto dalla volontà di cambiare la parola “lastra” con la parola “piazza”. Scaturisce così l’idea di una grande piattaforma urbana per la città di Bologna. Una piattaforma alta, orizzontale, che collega lo spazio aperto.
L’opportunità di un progetto per la nuova stazione dell’Alta Velocità diventa così l’occasione per collegare due parti della città divise dalle linee ferroviarie che attraversano il centro urbano. Ne scaturisce un vasto spazio pubblico, che unifica e crea continuità tra diverse parti di città, eliminando la separazione tra la zona storica di Bologna e l’area delle mura.
Il progetto si basa principalmente sull’orizzontalità, escludendo fin dall’inizio qualsiasi elemento verticale e creando spazi che lasciano aperta la vista della città e delle colline. Il centro del sistema spaziale è costituito dal plateau, caratterizzato da una nuova piazza pubblica, che si chiamerà diecieventicinque, in memoria delle vittime della strage di Bologna: il 2 agosto 1980, esattamente alle 10:25. Affacciato sul panorama urbano, questo spazio inclusivo rappresenterà un simbolo della drammatica storia contemporanea della città.