Una maniglia-archetipo che riduce al minimo il numero e le geometrie dei suoi elementi.
La maniglia, complemento iconico dell’arredo domestico, è l’elemento che meglio sintetizza il primo momento di contatto con l’architettura e la presa di possesso dello spazio, preludio per eccellenza del passaggio da un luogo a un altro.
Il progetto della maniglia DUE, elaborato da Stefano Boeri Architetti per Dnd, si configura esattamente come un “archetipo di maniglia”, una piccola architettura capace di stabilirsi concettualmente come un ideale ponte tra il corpo umano, il disegno industriale e l’architettura.
La sua figura è così resa primigenia attraverso la trasformazione dei due tradizionali elementi funzionali, l’impugnatura e la rosetta, in una coppia di sottili parallelepipedi perfettamente uguali tra loro: una soluzione dalla forza plastica essenziale, che inoltre permette la combinazione di diversi materiali, finiture e colori dei componenti, secondo la più pura filosofia CMF Design. Nello stesso tempo, il lavoro di sintesi formale riduce a un grado prossimo allo zero l’interrelazione con la porta e l’ambiente, superando così i fattori dello stile e della scala del contesto di inserimento: un’applicazione universale della maniglia. Il nome DUE custodisce una lettura ambivalente: se da un lato, in italiano, individua il numero minimo di macro-elementi che compongono l’oggetto, dall’altro in inglese può alludere a una direzione: da una stanza all’altra ma anche in una nuova dimensione del progetto.
DUE può allora anche essere letto come 2.0: il complemento verso la sua evoluzione.