Progetto
Stefano Boeri Architetti
Anno
2022 - in corso
Luogo
Salò (BS), Italia
Cliente
ASST Garda, Regione Lombardia
Tipologia
Architettura
Servizi
Studio di fattibilità Tecnico Economica
Stefano Boeri Architetti
Founding Partner: Stefano Boeri
Director: Marco Giorgio
Project Leader: Francesca Lina Pincella
Design team: Sofia Huang
Consulenti:
ESA Engineering (Progettazione Impianti, Progettazione strutture, Prevenzione incendi)
Systematica: (Mobilità)
Dopo la drammatica esperienza del Covid -19, è diventato ancora più urgente ripensare all’ubicazione e distribuzione dei servizi di prevenzione e assistenza per la salute dei cittadini, immaginando una struttura sanitaria capillare sul territorio. Lo studio di fattibilità tecnico-economica sviluppato da Stefano Boeri Architetti per Regione Lombardia e ASST Garda in accordo con il Comune di Salò, prevede la prima Casa di Comunità regionale, che verrà realizzato in un luogo strategico a livello territoriale, nella frazione di Cunettone di Salò.
L’intervento consiste in una struttura socio-sanitaria che si rapporta direttamente con la comunità, agendo da filtro rispetto alla struttura ospedaliera e garantendo un’ampia offerta sanitaria; tra i servizi, sono previsti ambulatori ed area di assistenza primaria, aree ambulatoriali specialistiche e diagnostica di base, consultori e aree di prevenzione e promozione della salute e spazi di integrazione per i servizi sociali.
L’obiettivo della Casa di Comunità è consegnare ai cittadini la visione di uno spazio per la salute aperto alla comunità, valorizzando gli aspetti di Sanità sociale: un punto di partenza per sviluppare un’idea di assistenza sul territorio efficiente, accessibile e sostenibile dal punto di vista ambientale.
Il progetto, un edificio circolare sviluppato su due piani fuori terra e un piano interrato, è caratterizzato da tre elementi fondamentali pensati come aspetti identitari del progetto: la corte aperta, la facciata verde e l’autosufficienza energetica.
Sulla corte aperta si affacciano i volumi, estrusi rispetto alla pianta circolare, che ospitano le aree di socialità, ristoro e attesa. La forza simbolica di questo spazio, concepito come luogo di accoglienza della comunità e cuore del progetto, si rispecchia anche al piano superiore: la copertura dei volumi diventa una terrazza aperta, accessibile ai pazienti della struttura.
Per quanto riguarda la componente naturale, il verde ha un ruolo fondamentale nella definizione dell’identità della Casa di Comunità di Salò: la facciata esterna è caratterizzata da ampie vetrate che consentono la permeabilità visiva tra interno ed esterno e una struttura in legno, ancorata al sistema principale, funge da sistema di ombreggiamento e supporto per la vegetazione, con piante rampicanti e cascanti che crescono in vasi – marcapiano appositamente progettati.
In questo modo, la vegetazione diventa parte integrante del sistema oscurante e di raffrescamento naturale del progetto. Allo stesso tempo il sistema ligneo diventa elemento architettonico che caratterizza l’edificio nella sua articolazione in facciata e nel suo rapporto con l’esterno.
Oltre ai benefici ambientali legati alla presenza della vegetazione, il progetto per la Casa di Comunità ha un’elevata efficienza energetica e prevede l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile – con pannelli fotovoltaici installati in copertura – per soddisfare il fabbisogno dell’edificio. L’impiego del legno, infine è un aspetto importante nella fase costruttiva, grazie alle possibilità offerte dai sistemi di prefabbricazione, ma anche in tutte le fasi di vita dell’edificio.