8 Luglio 2021 – Stefano Boeri presenta alla cittadinanza riccionese il Masterplan per il Distretto Ceccarini, che diventerà il primo quartiere italiano d’Europa energeticamente autosufficiente.
Il Ceccarini Green Energy District propone una nuova visione strutturata secondo cinque grandi obiettivi legati all’ecologia urbana, alla mobilità sostenibile, alla Forestazione Urbana ed alla qualità civica, nel rispetto delle architetture esistenti e del disegno degli spazi pubblici.
Il Distretto Ceccarini ospiterà il primo Forum permanente sulle energie rinnovabili, attivando sperimentazioni tecnologiche e laboratori di ricerca, e diventerà il nuovo quartiere green, attraverso azioni progressive di demineralizzazione degli spazi pubblici, nella salvaguardia delle alberature esistenti e nell’incremento del verde collettivo e pubblico.
Stefano Boeri: “La sfida che proponiamo è di rendere il Distretto Ceccarini il primo quartiere italiano interamente alimentato da energie rinnovabili: quelle del sole, del moto ondoso, del vento. E al contempo di farlo diventare un luogo attrattivo, percorribile a piedi o in bicicletta e accessibile (anche attraverso una piattaforma digitale e una nuova rete di connessioni smart) a tutti in tutte le stagioni dell’anno. Un distretto capace di offrire una sequenza unica di luoghi di vita per la comunità dei residenti, degli operatori e dei visitatori- come il nuovo lungo mare verde che collega la nuova Darsena alla Radura verde di piazza Roma e il nuovo giardino di via Montanari o l’asse rinnovato del viale Ceccarini con la prospettiva sulla Torre del Mare. Il Distretto Ceccarini aspira a diventare non solo un modello di turismo sostenibile ma il luogo di riferimento per chi oggi guarda alle grandi sfide della crisi climatica e del benessere diffuso”.
Sindaco di Riccione, Renata Tosi: “La Riccione del futuro sarà una città che mantenendo fede alla propria anima e alle proprie forme, saprà cogliere nel cambiamento un’opportunità per migliorare la qualità della vita della comunità che la abita e dei turisti che la visitano. Per l’amministrazione l’idea forte che questo progetto propone è proprio quella di Città-Giardino, la nostra Perla Verde, che rimanendo fedele a ciò che l’ha resa celebre nel mondo, saprà essere autosufficiente energeticamente, saprà rispettare l’ambiente e preservare le risorse della comunità. Riccione diventerà un esempio virtuoso, uno stimolo e una sperimentazione sul campo per tutta l’Italia”.
Una particolare attenzione è stata rivolta al Viale Ceccarini e Piazzale Roma. Il primo, interamente ridisegnato, prevede l’inserimento di impianti di raccolta dell’acqua piovana e arredo pubblico integrato per la protezione e gestione dell’apparato radicale delle alberature esistenti. Il secondo viene ripensato con le sembianze di una radura circondata da alberi, affinché diventi un punto nodale di identità pubblica di connessione tra il Viale Ceccarini ed il lungomare, ospitando eventi pubblici e all’aperto.
Il sistema verde ideato per il Ceccarini Green Energy District, si compone di due ulteriori interventi pubblici di grande valore per la città: il nuovo Parco Montanari – che mette a sistema le aree libere generando un corridoio verde – e Piazza de Gasperi, proposta come un nuovo affaccio sul Porto, a completamento dell’asse del Lungomare.
Caratteristica peculiare del Distretto Ceccarini sarà il nuovo Landmark che trova luogo ad un miglio dalla costa: una Torre del Mare integrata con impianti di monitoraggio dell’efficienza energetica e di produzione di energia pulita derivanti dal moto ondoso.
Oltre a Stefano Boeri Architetti, il gruppo di lavoro si compone di MATE Soc. Coop.va – società di ingegneria con competenze specialistiche su temi di gestione del territorio, urbanistica, tutela dell’ambiente, progettazione strutturale e infrastrutturale – e STUDIOSILVA srl, realtà multidisciplinare esperta nel campo della progettazione e della pianificazione ambientale e del paesaggio.
Il nuovo masterplan rappresenta per l’amministrazione comunale di Riccione uno strumento essenziale per migliorare l’assetto urbano in profondità, individuando soluzioni strategiche e culturali che includano anche l’ascolto dei cosiddetti “stakeholder”, ossia di tutte le parti interessate, tra cui cittadini e operatori turistici.
Il progetto inciderà sul quadrilatero riccionese – da viale Cesare Battisti al Porto, dalla linea ferroviaria fino al mare – in quella che si presenta come una vera operazione al cuore della città romagnola.