Piazza diecieventicinque sull’altopiano urbano
Il gioco è stato sostituire la parola “piastra” con “piazza”. In quel momento è nata l’idea di progettare un grande Altopiano Urbano per la città di Bologna. Un luogo aperto, orizzontale, alto, connettivo.Piazza diecieventicinque sull’altopiano urbano
Il gioco è stato sostituire la parola “piastra” con “piazza”. In quel momento è nata l’idea di progettare un grande Altopiano Urbano per la città di Bologna. Un luogo aperto, orizzontale, alto, connettivo.
L’occasione del progetto per la nuova stazione ad Alta Velocità diviene concretamente l’opportunità di connettere due brani di città oggi separati dalla ferrovia che attraversa Bologna. E’ un grande spazio aperto pubblico sospeso che tiene insieme, crea continuità e ricuce la separazione attualmente esistente tra la città delle mura e lo storico quartiere della Bolognina.
Il progetto sceglie la strada dell’orizzontalità, escludendo sin da subito ogni idea di verticalità, disegnando spazi che permettono di guardare Bologna, le colline ed il paesaggio urbano, dall’alto.
Il vero e proprio “landmark urbano” del progetto è l’altopiano stesso ed il suo “cuore centrale” caratterizzato da un luogo pubblico per eccellenza: una piazza appunto.
La nuova piazza, pertanto, denominata Piazza Diecieventicinque, è intitolata alle vittime della strage del 2 agosto del 1980 e rappresenta il segno della memoria a testimonianza della drammatica storia contemporanea di Bologna. Uno spazio aperto alto che, insieme a boschi, giardini e servizi, disegna “un altopiano urbano” che diviene terrazza pubblica sulla città.
L’altopiano è stato progettato come luogo di riferimento terminale della lunga Via Indipendenza e quindi strettamente connesso alla grande piazza centrale di Bologna, San Petronio.
L’idea di progetto è semplice e chiara: una copertura cangiante, sospesa a 20 m. dal piano del ferro, caratterizzata da una moltitudine di tasselli di vetro colorati e pannelli fotovoltaici, al di sotto della quale sono stati collocati 6 volumi, tra loro separati e sospesi, di cui quello principale è la piazza che si apre verso l’orizzonte.
Dal piano del ferro e della stazione storica lo spazio appare colorato e luminoso.
La scelta, infatti, di non schiacciare lo spazio con un solaio a piastra continua, ha permesso di disegnare luoghi dalle atmosfere mutevoli e sorprendenti a seconda del passaggio di luce che attraversa la copertura.
I soffitti dei volumi sospesi ed i pilastri sono pensati specchianti e riflettenti per rendere ancora più magica l’atmosfera.
Davanti alla stazione storica, grazie al progetto del tunnel ed alla conseguente riduzione del traffico privato sul tratto di via Pietramellara, è stata progettata una “ramblas” verde che disegna una nuova hall verde d’accesso al sistema della stazione ferroviaria. Un “boulevard” con analoghe caratteristiche disegna il lungo viale sul lato della Bolognina di via Carracci.
Un percorso pedo-ciclabile continuo, inoltre, connette gli ambiti 1-3 e 4. Questi sono stati pensati con ampie terrazze urbane poste a circa 20 m. d’altezza, connesse tra loro in quota, e aperte a servizi destinati alla città.
L’edificio all’angolo tra Ponte Matteotti e via Pietramellara viene ristrutturato in modo da non modificare le prospettive urbane storiche e non alterare lo skyline della città. Sulla sommità, sempre a quota 20m dal livello strada (la stessa quota della grande copertura della stazione), è stato progettato un ultimo livello, come attico manifesto del nuovo Hotel.
E’ l’architettura dello spazio collettivo che conduce alla nuova Piazza Diecieventicinque, sospesa dentro la grande copertura ferroviaria.
Project Information
location: Bologna, Italy
year: 2008
commission:
built area:
budget:
Architectural Design:
BOERI STUDIO (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra)
Team:
METROGRAMMA SRL (Andrea Boschetti, Alberto Francini)
Supporto alla progettazione architettonica: ACZ (Matteo Agnoletto, Andrea Cavani, Andrea Zamboni) e Annalisa Trentin
Ingegneria strutturale: Basler e Hofmann, Anastasi Ingegneria
Sicurezza e progettazione di grandi opere infrastrutturali e in sotterraneo: Soluzioni Engeenering
(Manuela Pupilella, Andrea Albertin, Stefano Cupaioli)
Traffico Trasporti e viabilità: Basler e Hofmann
consultant:
Progettazione impianti: K e G Progetti
Valutazioni di fattibilità economica del progetto: Prof. Ferruccio Zorzi
Geologia e geotecnica: Tecno Future Service
Consulente urbanistico: Paolo Pomodoro
Consulente per l’integrazione con la città storica: Prof. Giovanni Leoni
Gestione applicazione di tecnologie innovative e materiali della costruzione: Prof. Nicola Sinopoli
Risparmio energetico e sostenibilità ambientale: Dott. Pietro Vanoncini