Francesca Cesa Bianchi e Marco Giorgio, storici collaboratori dell’architetto Stefano Boeri, diventano partner dello studio Stefano Boeri Architetti, seguendo rispettivamente i progetti internazionali e nazionali, in un momento di grande espansione per lo studio che vede 14 cantieri in corso in tutto il mondo e 80 collaboratori tra le sedi di Milano, Shanghai e Tirana.
Dopo la realizzazione del Bosco Verticale di Milano, in cui per la prima volta l’elemento vegetale diviene parte integrante del corpo architettonico, Stefano Boeri Architetti è impegnato in diverse parti del mondo, dall’Asia all’Europa, nel declinare il concept del Bosco Verticale: come Wonderwoods ad Utrecht nei Paesi Bassi, o come il Bosco Verticale di Eindhoven, il primo realizzato in social housing.
L’ambizioso progetto dell’architettura verde e della Forestazione Urbana è diventato, così, da anni, il tratto distintivo dell’operato dello studio, che lo ha portato a essere impegnato in molteplici Paesi del mondo, tra cui India, Thailandia, Egitto, Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Albania, Messico, Brasile.
Attualmente, nell’ambito della Forestazione Urbana, il team di architetti di SBA guidato da Francesca Cesa Bianchi si sta misurando con la sfida della progettazione di una Smart Forest City a Cancun, in Messico, la prima Città-Foresta del nuovo millennio, una “città aperta” e internazionale ispirata ai valori dell’innovazione tecnologica e della qualità ambientale.
S’inseriscono, invece, tra i progetti di riqualificazione urbana coordinati, in Italia, da Marco Giorgio: la realizzazione della nuova stazione a Matera per le Ferrovie Appulo Lucane inaugurata a fine 2019 e il progetto milanese Bosconavigli, un edificio a corte aperta in fase di realizzazione lungo il Naviglio Grande a Milano nei pressi della chiesa di San Cristoforo a cui si aggiungono, in ambito architettura green, la cantierizzazione di due progetti che hanno tetti giardino dalle dimensioni significative come Palazzo Verde ad Anversa e il nuovo Policlinico di Milano.