A Londra, l’architetto Livia Shamir, componente del gruppo di ricerca dello studio Stefano Boeri Architetti, partecipa ai tavoli di lavoro durante l’incontro del Commonwealth – 53 paesi che collaborano per la protezione dei diritti umani e la salvaguardia ambientale – che conferma la volontà di intensificare la battaglia contro i cambiamenti climatici grazie ad un modello di soluzioni rigenerative.
Common Earth è il nome del programma che creerà una rete di progetti replicabili e adattabili a qualsiasi comunità, paese o regione, sposando l’antica saggezza dei gruppi indigeni con innovazioni, tecnologie e approcci scientifici emergenti.
Funzionari del governo, ambientalisti, scienziati, economisti e rappresentanti di gruppi indigeni di tutto il Commonwealth si sono incontrati per discutere di come l’iniziativa possa raggiungere uno sviluppo sostenibile proteggendo il pianeta.
Il messaggio è proprio quello di esaminare le strategie pratiche e esistenti per pulire i corsi d’acqua, ripristinare le foreste e gli ecosistemi danneggiati, proteggere la salute marina, educare le nostre popolazioni e sfidare gli approcci economici e di sviluppo che hanno portato al declino del nostro pianeta.
L’integrazione delle conoscenze tradizionali ai progressi scientifici contemporanei si uniscono a concetti di economie rigenerative, alla ricerca di modi per riportare i sistemi ecologici in piena salute, comprendendo come le nostre economie possano soddisfare tutti i bisogni umani, nel totale rispetto della natura vivente.