Il progetto prende forma dalla demolizione del vecchio edificio Rizzoli, attestandosi su strada con un prospetto perfettamente piano. Nel lato interno il volume presenta delle flessioni che ne modificano l’omogeneità, la tensione è accentuata dall’uso di una facciata completamente vetrata.
La razionalità dei volumi conferisce a questo oggetto una sorta di rigore astratto, che interpreta la dimensione concettuale della produzione di informazioni della società ospitata. Le flessioni della facciata sono però anche un modo in cui questo edificio dialoga con il contesto, in particolare da un lato si raccorda volumetricamente all’edificio già costruito e sede della casa editrice Rizzoli. Sul lato opposto la scelta di inflettere la facciata permette allo spazio a doppia altezza dell’ingresso principale di raccordarsi con la corte-giardino interna.
La composizione a bande verticali della facciata deriva da una rimodulazione del linguaggio usato per tutto il comparto, al fine di consentirne una lettura unitaria. Questa soluzione ha consentito di approfondire il rapporto tra il sistema cromatico/percettivo esterno e quello prestazionale/funzionale interno. La scansione principale definita dal sistema che alterna parti opache a parti trasparenti ha creato un ritmo molto regolare lungo tutto l’edificio, che è stato complicato attraverso una sottostruttura cromatica che tenta di distruggere questa regolarità, incrementandone la percezione d’insieme.
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RCS A2 building
Informazioni progetto
Luogo: Milan
Incarico: Preliminary project, definitive and artistic direction
Anno: 2009-2011
Cliente: Iniziativa Immobiliare Due (INIMM2)
Budget: 16.000.000 €
Progetto architettonico: Stefano Boeri Architetti
Gruppo:
Stefano Boeri
Marco Brega
Davor Popovic
con:
Stefano Baseggio
Marco Giorgio
Dino Polverino