Se nelle città gli spazi mancano, la foresta urbana deve passare da orizzontale a verticale. Chi ha cambiato il concetto di bosco urbano è l’ architetto Stefano Boeri, che con il suo gruppo ha in corso tre progetti in Cina partendo dall’esperienza del Bosco verticale di Milano. «Si tratta di intere città-foresta di 30 mila-50 mila abitanti fatte di edifici con alberi sulle facciate», spiega l’ architetto milanese.
«È una sfida enorme. Il verde in città ha anche un effetto psicologico, oltre che ambientale ed estetico. A Milano – conclude l’ archistar – abbiamo verificato in estate un abbassamento di 30 gradi sulla superficie esterna del Bosco verticale, con notevoli risparmi sul consumo di energia per i condizionatori». L’ Italia grazie anche a Boeri è diventata un punto di riferimento per il verde in città. Dal 28 novembre al 1 dicembre Mantova ospiterà infatti il primo forum mondiale sulle foreste urbane organizzato dalla FAO.
«È una sfida enorme. Il verde in città ha anche un effetto psicologico, oltre che ambientale ed estetico. A Milano – conclude l’ archistar – abbiamo verificato in estate un abbassamento di 30 gradi sulla superficie esterna del Bosco verticale, con notevoli risparmi sul consumo di energia per i condizionatori». L’ Italia grazie anche a Boeri è diventata un punto di riferimento per il verde in città. Dal 28 novembre al 1 dicembre Mantova ospiterà infatti il primo forum mondiale sulle foreste urbane organizzato dalla FAO.
Gli alberi ripuliscono l’ aria e mitigano il caldo, così un chilometro quadrato vale un milione. Oggi la Giornata mondiale voluta dall’ ONU.
La missione: trasformare le giungle di cemento in foreste urbane. Il tema: se le foreste sono minacciate e scompaiono, sono le città che devono ospitare al loro interno boschi e piante in ogni spazio disponibile. La motivazione: non si tratta solo di arredo urbano, perché in città sempre più soffocate dalla CO2, gli alberi mitigano le frequenti ondate di calore, producono ossigeno e puliscono anche l’ aria.
Per le Nazioni Unite il verde in città è il tema di quest’anno della Giornata delle foreste, che si celebra oggi. I benefici ricavati dalle piante in città sono sostenuti da dati scientifici. Secondo una ricerca dell’ Università di Southampton, per esempio, gli alberi di Londra e del suo circondario eliminano ogni anno da 850 a 2 mila tonnellate di polveri sottili. Nelle megalopoli con più di 10 milioni di abitanti (dove vive ormai il 10% dei 7,5 miliardi di persone che popolano la Terra) la superficie coperta da foreste e parchi è in media il 20%, passando dal 10% del Cairo al 35% di Mosca.
Theodore Endreny, della State University di New York, in uno studio in collaborazione con l’ Università degli studi Parthenope di Napoli che ha di recente ottenuto il premio Atlas Elsevier, ha calcolato il valore di un chilometro quadrato coperto da alberi in una città: circa 1 milione di euro.
Per le Nazioni Unite il verde in città è il tema di quest’anno della Giornata delle foreste, che si celebra oggi. I benefici ricavati dalle piante in città sono sostenuti da dati scientifici. Secondo una ricerca dell’ Università di Southampton, per esempio, gli alberi di Londra e del suo circondario eliminano ogni anno da 850 a 2 mila tonnellate di polveri sottili. Nelle megalopoli con più di 10 milioni di abitanti (dove vive ormai il 10% dei 7,5 miliardi di persone che popolano la Terra) la superficie coperta da foreste e parchi è in media il 20%, passando dal 10% del Cairo al 35% di Mosca.
Theodore Endreny, della State University di New York, in uno studio in collaborazione con l’ Università degli studi Parthenope di Napoli che ha di recente ottenuto il premio Atlas Elsevier, ha calcolato il valore di un chilometro quadrato coperto da alberi in una città: circa 1 milione di euro.