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Fiume Verde | Milano

Fiume Verde Milano

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti

Luogo

Milano, Italia

Anno

2016 - 2017

Cliente

FS Sistemi Urbani

Tipologia

Masterplan, Riqualificazione urbana

Commissione

Concept design

Superficie

Area di Progetto: 45 km; 1.250.000 mq

Il Fiume Verde è un progetto di riforestazione urbana sviluppato per la consultazione di idee: “Scali Milano”, indetta da FS Sistemi Urbani in collaborazione con il Comune di Milano in vista dell’Accordo di Programma. In tale contesto, Stefano Boeri Architetti è stato invitato, con EMBT Miralles Tagliabue, Mecanoo, MAD Architects e Cino Zucchi Architetti, a formulare una visione integrata sul futuro dei sette scali ferroviari merci dismessi di Milano.

“Il tema rappresenta una delle più grandi occasioni di riqualificazione e rigenerazione urbana degli anni presenti in Europa. Su tali basi, Il Fiume Verde mira a realizzare sul 90% dei sette scali un sistema continuo di parchi, boschi, oasi, frutteti e giardini a uso pubblico – legati tra loro dai corridoi verdi e ciclabili realizzati sulle fasce di rispetto dei binari ferroviari. Nel rimanente 10% si potranno costruire bordi urbani ad alta densità, in grado di ospitare attività che oggi mancano nei quartieri di Milano: soprattutto residenze e spazi di studio/laboratori per i giovani (young professional housing e student hotels), ma anche servizi culturali e di assistenza al cittadino (biblioteche, ambulatori, asili), oltre che edilizia sociale e di mercato”, dice Stefano Boeri.

Il sistema di architetture, luoghi pubblici e Torri Metropolitane verdi, è arricchito da un’altissima varietà nei modi di abitare e dalla commistione delle funzioni.

Il Fiume Verde attraversa ad anello il corpo urbano di Milano, a metà strada tra le espansioni di fine Ottocento, i Corpi Santi e le prime periferie del Novecento. Una superficie totale di 1 milione e 100.000 metri quadrati di parchi, colline, radure e prati comporrà il paesaggio di un sistema verde continuo pensato per prendere il posto degli scali dismessi di Farini, Porta Genova, Porta Romana, Rogoredo, Greco-Breda, Lambrate e S. Cristoforo. Al suo interno ospita un circuito ad anello per la mobilità pubblica (MM6 di superficie) e un’infrastruttura metropolitana per l’utilizzo a fini geotermici delle acque di falda. Con la realizzazione della MM6 lungo il sistema del Fiume Verde, Milano potrà diventare la quinta città europea per estensione della rete di trasporti pubblici. L’intensificazione dell’uso del sistema ferroviario esistente può inoltre dare vita a una nuova infrastruttura ciclopedonale integrata e continua, articolata in 45 km di percorsi intorno alla città.

Stefano Boeri Architetti ha concepito e sviluppato il progetto come un’occasione unica per ripensare Milano nel suo complesso, coniugando lo sviluppo urbano con la presenza di sistemi verdi continui e accessibili a tutti, in grado di migliorare la qualità dell’aria e di assicurare la protezione e la moltiplicazione della biodiversità urbana. Si calcola infatti che in un anno l’ecosistema del Fiume Verde sarà in grado di assorbire circa 50.000 tonnellate di CO2 e di produrre 2.000 tonnellate di ossigeno, equivalenti a 300 tonnellate di inquinanti abbattuti. Dal punto di vista energetico, il sistema verde diffuso consentirà di ridurre di 30 GWh/anno il consumo energetico, grazie all’opera di raffrescamento del verde sulle superfici urbane. Inoltre, circa 400.000 MWh/anno di energia pulita saranno generati dalla geotermia ad acqua di falda che correrò nel sottosuolo di tutto il nuovo sistema anulare. Per perseguire un’idea di ricchezza e varietà urbana, a ogni scalo è stato associato uno scenario diverso. Lo scalo Farini è così pensato per ospitare una superficie verde di 550.000 mq, che comprende, tra gli altri paesaggi, anche il Pratone per bambini (90.000 mq) ispirato da Fulvio Scaparro. Lo scalo di Porta Romana è invece un’area dedicata a un Arboretum di 170.000 mq: un grande inventario a cielo aperto delle specie vegetali lombarde. A Rogoredo trovano spazio un frutteto antico e l’istituto di ricerca dell’EMA, mentre Porta Genova si propone come occasione per un grande sistema di nuovi orti urbani, in collegamento con il vicino Parco Sud. Attorno ai nuovi Parchi, anche per garantirne un presidio costante e sgravare il Comune da costi di manutenzione del verde, è prevista una costellazione di grandi funzioni a uso collettivo, oggi assenti nel palinsesto urbano: dalla Cittadella del Comune alla nuova sede dell’Accademia di Brera, dalla Moschea al Centro di Ricerca Botanica, dalla Ricicleria alla sede dell’EMA (European Medicines Agency). Potenzialmente, Il Fiume Verde si propone come progetto di valore nazionale ed europeo, sia dal punto di vista ecologico sia della mobilità sostenibile. Attraverso il Fiume Verde la biodiversità può trasformarsi nella nuova scommessa di una Milano che si apre al tema della forestazione urbana, proponendosi come città di frontiera per la ricerca di un nuovo equilibrio fra l’uomo, l’ambiente e le altre specie viventi.

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