Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Norcia, Italia
Anno
2016 - 2017
Cliente
“Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0” – Corriere della Sera – TgLA7
Tipologia
Architecture, interior design
Commissione
Concept, Progetto preliminare, definitivo, direzione lavori
Superficie
Area di progetto: 6.000 sqm; SLP 450 sqm
Progetto:
Stefano Boeri Architetti
Design team: Stefano Boeri (founding partner), Corrado Longa (project leader), Marco Giorgio, Julia Gocalek, Daniele Barillari, Hana Narvaez
Consulenti:
Ing. Mirko Degano, Ing. Loris Borean (Progettazione strutturale); Paolo Zuccolo (Progettazione impiantistica); Sandro Stefanini (Progettazione urbanizzazioni); GAD srl (Valutazioni economiche)
Immagini: Paolo Rosselli, Giovanni Nardi
Il Centro Polivalente e di Protezione Civile di Norcia è un edificio emergenziale progettato da Stefano Boeri Architetti all’interno di un più vasto progetto per la valorizzazione economico culturale del territorio nursino, ed è stato realizzato grazie ai fondi della campagna “Un Aiuto Subito. Terremoto Centro Italia 6.0”, promossa da Corriere della Sera e TG La7.
Concepito come spazio destinato alla Protezione Civile, per assicurare al Comune di Norcia un luogo sicuro di raccolta degli abitanti durante l’emergenza sismica, il Centro è stato costruito in poco più di tre mesi e consegnato alla cittadinanza il 30 giugno 2017. Attualmente è utilizzato come centro polifunzionale e destinato al Comune e alle associazioni locali, per la ripresa delle loro attività. Distribuito su una superficie di 450 metri quadrati, il fabbricato ospita due sale polivalenti divise da un blocco servizi centrale.
Il progetto è caratterizzato dalla ricerca di armonia e continuità dei materiali e delle forme con quelle del territorio circostante. Realizzato in legno, per garantire la reversibilità dell’opera, e dotato di ampie vetrate, l’edificio è coronato da una dinamica copertura a falde, che riprende l’andamento sinuoso dei circostanti Monti Sibillini. Materiale a elevata resistenza e flessibilità, il legno risponde in primo luogo all’esigenza di ottenere una struttura costruttiva antisismica. Nello specifico, lo scheletro portante del Centro è in lamellare di abete, con rivestimento in pannelli di larice: essenza che nel tempo assume per ossidazione un cromatismo cangiante che si accorda con le tonalità naturali. Sui lati lunghi contrapposti si alternano due facciate strutturali, costituite da ampie vetrate a elevata resistenza sismica. Le cromie naturali e la trasparenza del vetro sintetizzano una volontà di simbolica riconciliazione tra uomo e natura.
La posizione geografica del Centro, vera porta di accesso al Parco delle ‘marcite’ e al sistema di sentieri benedettini, fa sì che l’edifico assolva a una funzione di valorizzazione ambientale, oltre che economica e culturale.