Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Chavannes-Prés-Renens, Losanna, Svizzera
Anno
2015 - in corso
Cliente
Orllati Real Estate SA
Tipologia
Architettura, Bosco verticale
Progetto - FASE DI CONCORSO:
Stefano Boeri Architetti (Architettura e Masterplan)
Founding partner: Stefano Boeri
Partner e Direttore: Marco Giorgio
Project Leader: Marco Bernardini
Team: Claudio Colla, Agostino Bucci, Emiliano berni
Consulenti:
Agronomo, Botanico, paesaggio: Studio Laura Gatti
Valutazioni economiche: GAD
Strutture: BuroHappold Engineering, London
Impianti: Weinmann-Energies SA
Antincendio: ISI – Ingénierie et Sécurité Incendie
Progetto - FASE DI PROGETTAZIONE
Stefano Boeri Architetti (Architettura e Masterplan)
Founding partner: Stefano Boeri
Partner e Direttore: Marco Giorgio
Project Leader: Marco Neri
Team: Giacomo Volpe, Jacopo Villa, Klodiana Kajmaku, Giacomo Calistri, Riccardo Gillioli
Consulenti:
Architetti Locali: RDR Architectes SA
Strutture: Nicolas Fehlmann Ingénieurs Conseils SA, INGENI
Impianti: Weinmann-Energies SA
Impianti elettrici: MAB Ingenierie SA
Indagini geologiche: Groupement Géolosanne
Antincendio: BG Consulting Engineers
Specialista facciate: Emmer Pfenninger Partner
Acustica: D'Silence Acoustique SA
BIM Manager: BIM Eco
Rilievi topografici: Reso Vaud Sàrl, Prilly CH
Studio del traffico: Transitec SA Lausanne
Consulente botanico: Studio Laura Gatti
Il progetto per la Torre dei Cedri di Stefano Boeri Architetti, è iniziato nel 2015 come parte del piano per la riqualificazione del quartiere “Les Cèdres”.
Il progetto mira a creare una condizione unica di scambio ed empatia con il tipico paesaggio lacustre locale, aprendosi completamente verso il lago Lemano. Una presenza che conferma e rafforza lo straordinario equilibrio esistente tra la natura e la città, la superficie d’acqua, la foresta e i campi: gli elementi base che compongono il DNA del paesaggio di Chavannes. In questi termini, il progetto può essere letto come un “simbolo vivente” di un nuovo rapporto tra la sfera urbana e la sfera naturale: un fondamentale episodio di architettura della biodiversità, uno sviluppo del concetto di forestazione verticale che vede luce per la prima volta anche in Svizzera.
Edificio prevalentemente residenziale, la Torre dei Cedri ha uno sviluppo a pianta rettangolare e un’altezza di 117 metri (36 piani). In linea con la filosofia progettuale dei Boschi verticali, la Torre dei Cedri accoglie 152 tra grandi alberi, arbusti e altre piante di vario taglio e specie – selezionate tra le essenze autoctone – per una superficie di piantumazione complessiva pari circa 1293 metri quadrati, riprendendo e instaurando un dialogo e una continuità di habitat con le specie che già popolano il territorio circostante. Un invito a vivere e convivere in armonia con la natura, a condividere con gli altri residenti un’esperienza insolita di vicinanza con gli alberi, le piante e gli uccelli del cielo di Chavannes.
L’innovazione che caratterizza fortemente il progetto della Torre dei Cedri, alimentando un’innovazione e uno studio della tipologia del bosco verticale, è rappresentata dalla presenza di una serie di logge di lunghezza variabile e dalla disposizione sfalsata che, oltre a ospitare i vasi per alberi e piante su ogni piano, dando vita a una vera e propria foresta, animano le facciate e rompono la rigida successione in verticale dei livelli. Questo equilibrio tra natura e artificio, percepibile dalla città e dai suoi dintorni, offre – grazie a determinati punti di vista e prospettive – la rappresentazione di una sovrapposizione verticale di paesaggi.
Oltre ai 252 appartamenti di diverso taglio e articolazione distributiva, la Torre dei Cedri accoglie anche attività di interesse pubblico ai primi due piani e al 32esimo piano, aprendosi non solo agli utenti, ma a tutta la città, e favorendo la crescita di relazioni urbane tra tutti gli elementi che compongono il nuovo quartiere.
Infine, il progetto presenta, in copertura, 331 pannelli fotovoltaici, per una superficie totale di 688 metri quadrati, con la capacità di produrre, a pieno regime, 128KWh/anno di energia elettrica. Unite a un impianto geotermico, queste soluzioni garantiscono una copertura del fabbisogno energetico della torre in modo sostenibile, aggiungendosi ai benefici naturali dati dalla presenza del verde in facciata – come l’ombreggiamento, l’assorbimento di CO2 e polveri sottili, la produzione di ossigeno, e la creazione di un microclima più vivibile per gli utenti – e rendono il progetto della Torre dei Cedri un punto di riferimento unico e distintivo.
La torre, inoltre, è posizionata in modo strategico grazie al suo legame privilegiato con lo spazio pubblico. Come gli altri edifici in contatto diretto con l’asse est-ovest del piano di quartiere, la torre si inserisce in una logica di orientamento nord-sud. Lo spazio a est della torre si presenta come una grande piazza paesaggistica con la capacità di ospitare un mercato. In alternativa a questa funzione intermittente, la piazza è a disposizione di attività circostanti con l’installazione di tavoli e terrazze all’aperto, rendendo questo luogo vivace sia per gli abitanti che per gli utenti.
A nord della torre, dopo una piazza minerale, viene creata una passeggiata lungo la zona d’acqua che rappresenta l’elemento unificatore del parco come biotopo per la fauna e la flora. Inoltre, questo elemento crea un collegamento diretto tra la fermata M1 e il cuore del quartiere Les Cèdres.