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La Forêt Blanche | Parigi

La Forêt Blanche Parigi

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti

Luogo

Parigi, Francia

Anno

2017

Cliente

Compagnie de Phalsbourg (mandatario e promotore), Codeurs et Compagnie (co-investitore), Emerige (co-investitore)

Tipologia

Masterplan, Architettura, Bosco verticale

Commissione

Progetto preliminare, Concorso

Credits

Progetto architettonico con Kengo Kuma & Associates (Sora, Le Palais des Congrès), Oxo Architectes (Le Potager De Villiers, Business Home), KOZ Architectes (2 buildings, Archipel), Michael Green Architecture (Peuplier Blanc, Prairie Blanche), X-TU (La Ressourcerie, Green Jenga) Concept paesaggio James Corner Field Operations; Atelier Paul Arene


La Forêt Blanche Design Team:
Stefano Boeri (founding partner), Francesca Cesa Bianchi (Project director), Moataz Faissal Farid (Project leader),
Elisa Borghi (junior architect), Agostino Bucci (junior architect), Giulia Chiatante (junior architect), Alessandra Magnetti (junior architect), Sara Gangemi (senior landscape architect), Paolo Russo (senior architect)

Consulenti:
Laura Gatti (botanica)

Immagini: Diorama

Superficie

La Forêt Blanche - Area lotto: 1.221 mq, GFA: 10.230 mq; La Cour Verte - Area lotto: 3.960 mq, GFA: 14.921 mq

Situato nell’area peri-urbana a nord di Parigi, il piano per Villiers-sur-Marnee Champigny (tecnicamente identificabile come ZAC Marne Europe et Boutareines) è stato elaborato nel 2015 dallo studio francese Atelier Ruelle e successivamente rivisitato con il masterplan Balcon sur Paris. In particolare il piano, presentato dalla Compagnie de Phalsbourg, vede l’intervento congiunto di cinque studi di architettura: Stefano Boeri Architetti, Kengo Kuma & Associates, OXO Architectes, KOZ Architectes, Michael Green Architecture e X-TU  insieme a James Corner – Field Operations e Paul Arène che firmano alcuni interventi di progettazione del paesaggio. 

I due edifici progettati da Stefano Boeri Architetti sono localizzati agli estremi sud e nord, sull’asse di sviluppo del masterplan.
La prima delle due emergenze architettoniche, la Forêt Blanche, è una torre di 54 metri che declina il principio del Bosco Verticale di Milano, dove la componente vegetale diventa elemento essenziale dell’architettura.
L’obiettivo del progetto è valorizzare e implementare il rapporto con la natura vivente e la biodiversità nel contesto urbano: le facciate dell’edificio ospitano 2.000 piante tra alberi e arbusti, con una superficie verde equivalente a un ettaro di foresta – 10 volte la superficie del lotto su cui si trova il volume. Alle aree aperte verdi private si aggiungono quelle pubbliche, a partire dalla terrazza verde posta sul tetto dell’edificio.
In questo modo il progetto definisce un landmark cangiante e un forte segno urbano, posizionato a sud del distretto, nella biforcazione tra l’RD10, la stazione di Bry-Villiers-Champigny e il Jardin Métropolitain, aprendo la prospettiva verso il Palazzo dei Congressi.

Per quanto riguarda le funzioni,  il piano terra è riservato alla hall e ai negozi, mentre gli uffici sono posti ai cinque piani superiori. I successivi otto piani accolgono gli appartamenti, studiati e orientati per massimizzare il beneficio dei raggi solari per tutta la durata del giorno. Le caratteristiche degli spazi abitati garantiscono anche un’ottima ventilazione naturale e una vista unica del paesaggio circostante, a partire dal vicino Jardin Métropolitain. Tutti gli appartamenti godono dei benefici di un sistema di terrazze e balconi verdi, che caratterizza anche fortemente il disegno delle facciate. 

A livello strutturale, la Forêt Blanche è dotata di una struttura portante in legno, con nuclei verticali in calcestruzzo e pannelli di tamponamento portanti XLam, che rinforzano i pavimenti e le pareti. Gli elementi destinati ad accogliere la vegetazione saranno costituiti da una speciale struttura mista in legno-acciaio, calibrata per sostenere un peso rilevante e la statica complessa e dinamica delle piante, sottoposte anche all’azione del vento.

Il secondo edificio progettato da Stefano Boeri Architetti per Balcon sur Paris è la Cour Verte, disposta vicino al Palazzo dei Congressi e alla zona commerciale, fortemente visibile dall’autostrada A4.

Il volume, caratterizzato da un impianto planimetrico a “U”, custodisce all’interno una rigogliosa isola verde: una corte di 750 mq interamente adibita a giardino pubblico, che contribuisce a incrementare la biodiversità locale. Aperto verso ovest, lo spazio della corte è pensato come una stanza verde accessibile direttamente dallo spazio pubblico e dal vicino Jardin Métropolitain, attraverso un tetto-rampa continuo che definisce il movimento ascendente di tutto l’edificio. Il cortile verde offre benefici all’edificio anche sul piano energetico: lo strato protettivo e l’isolamento termico garantito dallo strato di vegetazione contribuiscono alla mitigazione del microclima e dell’umidità, grazie all’assorbimento delle precipitazioni atmosferiche da parte del suolo e alla loro parziale restituzione al ciclo naturale mediante traspirazione. 

Strutturalmente analoga alla Forêt Blanche, la Cour Verte è caratterizzata in facciata da superfici vetrate che offrono diversi gradi di opacità, integrando nello stesso tempo un sofisticato sistema di protezione dall’irraggiamento solare diretto. Una serie di pannelli integrati sulla parte più alta della copertura genera una superficie fotovoltaica complessiva di 1.000 mq.

Il piano per Villiers-sur-Marnee Champigny  si inserisce nel quadro più ampio di “Inventons la Métropole du Grand Paris”, uno dei più grandi concorsi di sviluppo urbano promosso nell’area metropolitana parigina, che ha visto il coinvolgimento di 51 siti in totale e di grandi nomi dell’architettura internazionale.