La rivista olandese Volkskrant Magazine vede un intervista di Kirsten Hannema a Stefano Boeri, riguardo le ispirazioni dietro la filosofia progettuale dello studio Stefano Boeri Architetti e i progetti in costruzione in Olanda, soprattutto Wonderwoods Vertical Forest, attualmente in cantiere a Utrecht.
Da Jane Goodall a Rem Koolhaas fino al Bosco Verticale di Milano, Stefano Boeri ripercorre alcune tappe importanti della sua esperienza progettuale, focalizzandosi sui progetti di Trudo Vertical Forest, terminato nel 2021 a Eindhoven, e, soprattutto, Wonderwods Vertical Forest.
Elaborato da Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects, il progetto Wonderwoods punta a realizzare nel centro di Utrecht, entro il nuovo Healthy Urban Quarter, un’esperienza avanzata di coabitazione tra città e natura vivente. Dell’intervento fa parte una inedita declinazione del Bosco Verticale, alto 105 metri e capace di ospitare circa 200 appartamenti di varie tipologie e per utenti diversi: principalmente giovani professionisti, lavoratori e famiglie. La torre accoglierà sulle facciate circa 50.000 piante di 30 specie diverse, equivalenti alla vegetazione di un ettaro di bosco.
La presenza di 360 alberi e 9.640 tra arbusti e fiori descrive però anche la realtà di una torre altamente sostenibile, capace di assorbire annualmente a pieno regime circa 5,4 tonnellate di CO2, oltre a una rilevante quantità di polveri sottili (microparticolato di sodio). Grazie all’azione di filtro compiuta dalle foglie, si calcola inoltre che il microclima che potrà prodursi sui terrazzi potrà attivare una significativa riduzione dell’escursione termica tra l’esterno e l’interno degli appartamenti, con una proporzionale riduzione dei costi di condizionamento energetico.
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