Il Premio UIA 2030 annuncia i finalisti del suo secondo ciclo; Trudo Vertical Forest è tra i finalisti nella Categoria “Adequate, safe and affordable housing”.
L’Unione Internazionale degli Architetti (UIA), in collaborazione con UN-Habitat – agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo urbano sostenibile -, ha rivelato i finalisti della del secondo ciclo del Premio UIA 2030. Questo premio biennale, che celebra l’architettura che contribuisce all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e alla Nuova Agenda Urbana, premia i progetti costruiti che dimostrano la qualità del design e l’allineamento con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.
I finalisti, valutati a livello delle cinque regioni UIA (Europa occidentale, Europa centrale e orientale e Medio Oriente, Americhe, Asia e Oceania, e Africa), passano ora alla seconda fase. I vincitori di ognuna delle sei regioni saranno premiati con una medaglia durante la cerimonia di premiazione che si terrà al Cairo, in Egitto, in occasione della dodicesima sessione del Forum Urbano Mondiale, dal 4 all’8 novembre 2024.
Trudo Vertical Forest applica per la prima volta il modello del Bosco Verticale all’edilizia sociale.
Progettata per accogliere prevalentemente un’utenza con basso reddito – come giovani professionisti e studenti – la torre di Eindhoven ospita appartamenti ad affitto calmierato ma dall’elevata qualità abitativa. La complessa visione di coesistenza “abitativa” tra l’uomo e le altre specie si amplifica così nel progetto in una duplice sfida: la possibilità di unire la grande sfida della crisi ambientale con l’urgente necessità di alloggi accessibili nelle città contemporanee.
L’edificio ideato da Stefano Boeri Architetti ospita in 19 piani 125 unità adibite a social housing, flessibili per venire incontro a future necessità di accorpamento e capaci di definire nuovi standard abitativi per il settore.
Per maggiori informazioni e per consultare l’elenco completo dei finalisti: https://www.uia-architectes.org/en/uia-2030-awards/uia-2030-awards-2023-2026/
La notizia è stata ripresa anche da ArchDaily.