Su TLmag – rivista culturale belga e bilingue, pubblicata interamente francese e inglese – un’intervista a Stefano Boeri che racconta la nascita dell’idea di Bosco Verticale ispirata dalla lettura del Barone Rampante di Italo Calvino, dal manifesto di Friedensreich Hundertwasser, artista e architetto austriaco, e dal lavoro di Joseph Beuys del 1982 per Documenta a Kassel chiamato 7000 Oaks, dove raccolse 7000 pietre all’inizio della mostra e iniziò a venderle per acquistare 7000 querce, poi messe a dimora in tutta la città, nei cortili, nelle strade e nelle piazze.
“Ho iniziato a lavorare su un modo diverso di riequilibrare la relazione tra l’ambiente minerale e la natura vivente molti anni fa – afferma lo stesso Boeri – ma ho avuto l’opportunità di sviluppare a fondo questo concetto nel 2007. Ero a Dubai con i miei studenti, mentre insegnavo nel dipartimento di architettura della Harvard University, e stavamo analizzando l’esplosione urbana di Dubai. Sono stato sorpreso dalla ricchezza di questa nuova città con centinaia di grattacieli nel deserto. Ho iniziato a pensare: invece di grattacieli ricoperti di vetro che riflette la luce del sole, perché non li realizziamo con uno schema biologico, con una facciata coperta di foglie?”
L’intera intervista è contenuta nel numero di primavera-estate 2020.