Sul sito Time News un articolo intitolato Overheated cities: More trees and green roofs and facades are a decisive factor, si concentra sull’effetto isola di calore negli ambienti urbani e del ruolo mitigatore della vegetazione nell’ombreggiare le città, citando il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio, come esempio architettonico virtuoso di integrazione della natura vivente.
Le città sono l’origine del cambiamento climatico, essendo responsabili di almeno il 75%-80% delle emissioni di CO2, ma ne sono anche le vittime, e l’integrazione con la natura vivente non è solo una scelta, ma una questione urgente: più alberi significano infatti più ombra e abbassamento delle temperature, oltre che assorbimento dell’anidride carbonica e delle polveri sottili.
Il Bosco Verticale, con i suoi 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte), 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti, è un modello di forestazione urbana che mette al centro la componente vegetale, migliorando la vivibilità per gli utenti: è stato calcolato che la presenza degli alberi aiuta a ridurre la temperatura sulle facciate di circa 30 gradi centigradi e, all’interno degli appartamenti, contribuisce alla riduzione di 2-3 gradi rispetto alla temperatura esterna, riducendo, così, anche i costi per il condizionamento.
Per leggere l’articolo completo: https://time.news/overheated-cities-more-trees-and-green-roofs-and-facades-are-a-decisive-factor/