Il sito di viaggio The Travel pubblica una classifica delle “10 meraviglie moderne scoperte nell’ultimo decennio”, inserendo il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio.
L’articolo, che vuole sottolineare i nuovi avanzamenti tecnologici e le nuove scoperte raggiunte, accanto a edifici e opere storiche, include “imprese ingegneristiche rivoluzionarie, nuove scoperte antiche e meraviglie naturali impressionanti, tutte a testimonianza della natura in costante evoluzione della creatività, dell’ingegno e delle scoperte umane”.
Accanto a edifici pubblici, come i musei di Cape Town o Abu Dhabi, opere ingegneristiche come il ponte di Hong Kong-Zhuhai-Macau e le torri di New York e Shanghai, trova spazio il Bosco Verticale di Milano, il primo esempio della tipologia, costruito nel 2014 nell’area di Porta Nuova.
Il concept del Bosco Verticale, l’essere cioè “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”, definisce non solo le caratteristiche urbanistiche e tecnologiche ma anche il linguaggio architettonico e le qualità espressive del progetto: formato da due torri alte 80 e 112 m, il progetto ospita nel complesso 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte), 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
L’insieme di tali caratteristiche, inoltre, è valso al progetto importanti riconoscimenti, tra cui l’International Highrise Award del Deutschen Architekturmuseums di Francoforte (2014) e il CTBUH Award come miglior edificio alto del mondo, del Council for Tall Building e Urban Habitat dell’IIT di Chicago (2015).
Per leggere l’articolo completo: https://www.thetravel.com/newest-modern-wonders-of-the-world/