Il New York Ledger pubblica un articolo intitolato Brave new world: an architecture tour of central Milan, incentrato sulle principali icone architettoniche della città lombarda, inserendo nella lista il Bosco Verticale di Boeri Studio.
Milano, definita “Un mix scintillante di medioevo e contemporaneità, cultura e commercio, la sua architettura è un misto di gotico elaborato, indulgente, austero, glassa dolce-zuccherina e memoria classica”, è la protagonista dell’articolo, e le architetture presentate spaziano dalle più antiche, come la Galleria Vittorio Emanuele, fino a più recenti, come la nuova Apple in Piazza Liberty o il Bosco Verticale, in Porta Nuova, l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi.
Il Bosco Verticale è costituito da due torri alte rispettivamente 80 e 112 metri, che ospitano un totale di 800 alberi (480 di primo e secondo livello, 300 più piccoli), 15.000 piante perenni e/o di copertura del suolo e 5.000 arbusti. Tra gli altri benefici, abbiamo calcolato che la vegetazione è in grado di assorbire 30 tonnellate di CO2 all’anno e di produrre 19 tonnellate di ossigeno all’anno. Un altro grande vantaggio di ospitare alberi e piante è la possibilità di ombreggiare l’ambiente degli appartamenti. Grazie alla vegetazione le facciate dell’edificio vedono una riduzione della temperatura di quasi 30 gradi, mentre all’interno degli appartamenti il numero raggiunge i 2-3 gradi, favorendo anche la riduzione energetica legata al condizionamento.
Per leggere l’articolo completo: https://thenyledger.com/lifestyle/brave-new-world-an-architecture-tour-of-central-milan/