Come parte di Lives of Documents-Photography as Project, il primo di una trilogia di progetti di ricerca ed espositivi prodotti dal CCA sul mezzo fotografico, Stefano Graziani e Bas Princen intervistano Stefano Boeri all’interno dell’Archivio Gabriele Basilico di Milano.
Il progetto, una riflessione aperta su come le pratiche di creazione di immagini passate e contemporanee servano come strumenti critici per leggere il nostro ambiente costruito e progettare il mondo di oggi, abbraccia l’idea del documentario come qualità intrinseca del linguaggio fotografico e si interroga sulla rilevanza e sull’attualità della fotografia come mezzo per interrogare e interpretare i meccanismi che modellano il nostro mondo visibile.
L’intervista si concentra sul lavoro di Gabriele Basilico, fotografo milanese che ha collaborato con Stefano Boeri in vari progetti – come Sezioni del paesaggio italiano (Art&, Udine, 1997) – che vengono analizzati e raccontati in modo personale.
“Gabriele è stato uno dei primi a utilizzare la fotografia per cambiare il vocabolario dell’architettura. È sempre stato guidato dai concetti di variazione e ripetizione. Mentre io consideravo l’architettura italiana in termini di un numero limitato di tipologie – il centro commerciale, la casa unifamiliare, l’isolato – le immagini di Gabriele rivelano le infinite interpretazioni locali di queste tipologie. La casa unifamiliare in Sicilia, la casa unifamiliare in Brianza e la casa unifamiliare a Mestre, pur avendo la stessa struttura e seguendo le stesse regole architettoniche, sono molto diverse tra loro. Le loro variazioni riflettono le differenze di identità locale, di strutture familiari e di utilizzo.” dichiara Stefano Boeri.
Per leggere l’articolo completo: https://www.cca.qc.ca/en/articles/91475/lateral-gaze