L’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul pubblica il volume Storie di Architetti Italiani, che raccoglie i contributi dei relatori invitati al ciclo di incontri Storie di Architetti Italiani, ideato e curato da Moira Valeri dal 2016 al 2021, tra cui uno scritto di Stefano Boeri.
Il testo, intitolato Un Bosco Verticale, tratta la genesi e il futuro del primo prototipo della tipologia a Milano, partendo dalle ispirazioni che hanno influenzato il progetto – da Calvino a Beuys a Hundertwasser – fino alla sua costruzione.
Il Bosco Verticale, ideato da Boeri Studio, è l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi. Costruito nell’area Porta Nuova, è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano nel complesso 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte), 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana. Il progetto è così anche un dispositivo per limitare lo sprawl delle città indotto dalla ricerca del verde (ogni torre equivale a circa 50.000 mq di case unifamiliari). Al contrario delle facciate “minerali” in vetro o pietra, lo schermo vegetale del Bosco non riflette né amplifica i raggi solari, ma li filtra, generando un accogliente microclima interno senza effetti dannosi sull’ambiente. Nello stesso tempo, la cortina verde “regola” l’umidità, produce ossigeno e assorbe CO2 e polveri sottili.
Per maggiori informazioni: https://iicistanbul.esteri.it/iic_istanbul/it