La testata olandese Stad+Groen pubblica un articolo su Stefano Boeri ripercorrendo le sue ispirazioni e le sue ambizioni contemporanee sulle politiche urbane, ambientali e sociali. Dalla passione per il Barone Rampante di Italo Calvino e per la vegetazione, intelligente e mutevole, all’impegno definito nella Forestazione Urbana.
Le due torri milanesi nascono nella mente del progettista milanese nel 2005 durante una visita a Dubai, che, nel suo contrasto tra clima desertico e la miriade di grattacieli vetrati che vi sono stati costruiti, ha generato un’idea progettuale che vedeva la vegetazione come nuovo elemento costitutivo della facciata architettonica, un pò come un’oasi nel deserto. Un’idea sicuramente alimentata da storie – come quella del Barone calviniano – e personaggi come Friedensreich Hundertwasser e Joseph Beuys che avevano già preparato l’immaginario progettuale dell’architetto: l’uno con i suoi scenari di nature urbane, così cromatiche e fiabesche, l’altro con una posizione antesignana rispetto alle contemporanee e urgenti pr0blematiche ambientali.
L’architetto del Bosco Verticale racconta nell’intervista le diverse ispirazioni che hanno mosso il suo percorso verso una visione progettuale che vede l’architettura come occasione di inclusione della natura vivente. Una preziosa opportunità di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e di rendere l’esperienza abitativa in città più sostenibile grazie alla creazione di nuovi ecosistemi urbani. E così i progetti dei Boschi Verticali di Stefano Boeri Architetti si moltiplicano naturalmente per il loro effetto rigenerativo sull’ambiente e sulle specie viventi: da Nanchino, in Cina, ai progetti europei di Utrecht, Parigi, Losanna, Eindhoven. Quest’ultimo – grazie alla ricerca e all’esperienza raccolta con il primo prototipo – sarà il primo Bosco in edilizia sociale che coniugherà i problemi ambientali con la richiesta abitativa, proponendo prezzi calmierati grazie a processi costruttivi razionalizzati e all’impiego di elementi prefabbricati.
Articolo online e pdf dell’intervista su: http://www.stad-en-groen.nl/nieuws.asp?id=42-20146 e http://www.stad-en-groen.nl/upload/artikelen/sg218stefanoboeri.pdf