south china morning post
il primo bosco verticale in asia ridefinisce il modo in cui le città contrastano il cambiamento climatico
South China Morning Post pubblica un articolo che identifica il Bosco Verticale di Nanchino come prototipo architettonico che delinea nuovi modelli e strategie per contrastare gli effetti del Cambiamento Climatico.
Il primo Bosco Verticale in Asia è già in cantiere ed è progettato per assorbire 25 tonnellate di diossido di carbonio all’anno e produrre circa 60 kg di ossigeno al giorno. Un modello architettonico sostenibile per l’ambiente che includa l’elemento naturale, misurandosi e conformandosi sulla base di esso. Un’evoluzione della soluzione delle pareti verdi che trasforma il concetto di architettura e infrastruttura vivente in un edificio che accoglie piante, alberi e volatili.
Dalle prime due torri realizzate a Milano il prototipo si è evoluto e sviluppa in ogni sua declinazione caratteristiche diverse connesse al contesto, all’esposizione e al clima. Un insieme di accorgimenti tecnologici e compositivi che, dalla composizione della terra al sistema di gabbie che contiene le radici degli alberi, dal sistema di irrigazione al distanziamento dei balconi, rende ogni prototipo unico e correlato al contesto in cui viene inserito. Tra gli altri Boschi Verticali che Stefano Boeri Architetti ha in cantiere la Trudo Vertical Forest, Wonderwoods, la Forêt Blanche, la Tour de Cedres e Cà delle Alzaie.
Per leggere l’articolo completo: https://www.scmp.com/lifestyle/interiors-living/article/2169285/asias-first-vertical-forest-could-reshape-how-cities