All’interno di Sette, settimanale di attualità del Corriere della Sera, viene pubblicato un dialogo tra Stefano Boeri e Steven Umbrello, esperto italo-canadese di intelligenza artificiale, incentrato sul futuro del design e dell’architettura, verso “oggetti intelligenti che pensano”, come il Bosco Verticale di Boeri Studio, un edificio che assorbe polveri sottili, produce ossigeno e ombreggia e protegge gli appartamenti.
L’articolo vede uno scambio tra i due protagonisti che verte sugli aspetti di autonomia che caratterizzano gli oggetti del presente e, soprattutto, del futuro – grazie all’avvento di tecnologie di intelligenza artificiale o machine learning.
“Non sempre si trova la soluzione perfetta. Può capitare di trovarsi di fronte a casi originali e imprevisti in cui potremmo aver bisogno di approcci molto più drastici. In questi come in altri casi dovremo arrivare a soluzioni più creative e capaci di conciliare le nostre diverse esigenze morali. Questo è il risultato o l’aspetto sostanziale dell’innovazione responsabile» dichiara Steven Umbrello.
“Il punto sostanziale è che oggi le cose arrivano a prendere decisioni autonomamente dall’essere o meno comandate da noi, siamo ben oltre il perimetro degli oggetti intelligenti. Mi pare che ci sia un’altra questione, ben posta da Steven: che cosa accadrà, un domani, quando ci ritroveremo circondati da cose dotate di una propria intelligenza, al di là del nostro intervento?” dichiara Stefano Boeri.
Per leggere l’articolo completo: https://www.corriere.it/sette/