All’interno della trasmissione di Rai1 condotta da Alberto Angela Passaggio a Nord Ovest, incentrato sulla scoperta di civiltà e luoghi lontani, il Bosco Verticale di Milano viene citato come esempio di forestazione urbana moderno.
Paragonandolo ad antiche innovazioni tecnologiche legate all’inclusione di giardini, foreste e alberi nei conglomerati urbani – come per esempio i Giardini di Babilonia – il Bosco Verticale, progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra) viene presentato come l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità.
Le due torri costruite a Milano nell’area Porta Nuova, ospitano infatti nel complesso 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte), 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Questo principio di variazione agisce anche in relazione ai diversi trattamenti sui lati delle torri e ai vari piani, dove la scelta e la distribuzione delle essenze rispecchia criteri sia estetici sia funzionali all’adattamento agli orientamenti e alle altezze delle facciate. Risultato di tre anni di studi condotti insieme a un gruppo di botanici ed etologi, lo sviluppo della componente vegetale ha preceduto la stessa vita edilizia del complesso.
Per visionare la puntata (min 38:04 – 39:10): https://www.raiplay.it/video/2023/02/Passaggio-a-Nord-Ovest-2390f8fd-3122-4960-a71d-fff397da0781.html