Su Radio 24, all’interno della rubrica Essere e Avere, viene approfondito il tema del verde urbano, citando il manifesto redatto da Stefano Boeri Architetti come call to action per l’urban forestry, la forestazione urbana dei suoli cittadini.
L’appello dello studio si rivolge a tutti i professionisti del settore, organizzazioni internazionali, agenzie di finanziamento, università e enti di ricerca e ONG, con l’obiettivo di aumentare le superfici permeabili e verdi nella città grazie alla creazione, per esempio di parchi e giardini, di orti urbani sui tetti delle abitazioni, facciate verdi, reti di corridoi verdi (viali alberati, filari…) per connettere parchi, boschi e architetture verdi, foreste orbitali e architetture verdi.
In quest’ultimo punto rientra, per esempio, il Bosco Verticale di Milano, progettato nel 2014 per ospitare una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana: un nuovo paradigma architettonico per favorire il cambiamento, verso un’architettura della biodiversità.
Ma il Bosco Verticale è solo il punto di partenza: come si legge infatti in conclusione del manifesto, se vogliamo invertire il cambiamento climatico, favorire la sopravvivenza delle specie viventi, e rendere le nostre città più verdi, salubri e piacevoli, la forestazione urbana deve diventare una priorità nell’agenda internazionale dei governi e delle istituzioni internazionali e locali.
Per maggiori informazioni: https://www.worldforumonurbanforests.org/