All’interno del sito ohga! un articolo di Maria Teresa Gasbarrone riprende lo studio di Nature Climate che prova come attraverso la creazione di città più verdi si possa arrivare a ridurre le emissioni urbane di carbonio fino al 25%, citando il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio, come una possibile soluzione.
I risultati dello studio evidenziano come incrementando in modo strategico quelle che gli autori della ricerca chiamano “Nature-based solutions” (NBS) in 54 grandi città dell’Unione Europea, si potrebbero ridurre le emissioni antropiche di carbonio in media del 17,4%. La creazione di aree verdi e l’implementazione di parchi urbani, spazi verdi e alberi in città risulta quindi uno step fondamentale nel raggiungimento della neutralità carbonica, oltre ai benefici psicologici e fisici legati alla presenza del verde.
In questo contesto, il Bosco Verticale è citato come esempio virtuoso di integrazione della natura vivente nell’architettura, con un minimo consumo di suolo: le due torri di Porta Nuovo ospitano infatti 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte), 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti: una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Per leggere l’articolo completo: https://www.ohga.it/rendere-le-citta-piu-verdi-potrebbe-aiutarci-a-ridurre-le-emissioni-di-co2-ecco-le-citta-piu-allavanguardia/