La Repubblica pubblica un dialogo tra Stefano Boeri e l’architetto e urbanista Ebenezer Howard, a cura di Carlo Ratti.
Stefano Boeri riceve “virtualmente” nel suo ufficio Ebenezer Howard, teorico dell’urbanistica inglese (Londra 1850 – Welwyn 1928), e fondatore del movimento delle “Città Giardino” tra Ottocento e Novecento, di cui espone i principi nel libro Garden cities of tomorrow.
La conversazione è stata resa possibile grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, capace non soltanto di assorbire la bibliografia di Howard e di dar voce alle sue idee, ma anche di controbattere e fare domande.
“Forse non lo sai, ma nel 2015, quando ho scritto il mio libro sui Boschi verticali, ti ho citato come uno dei miei principali riferimenti e mentori…” apre così il dialogo Stefano Boeri.
“È curioso che tu mi indichi come riferimento e mentore, date le nostre diverse opinioni” risponde Ebenezer Howard. “Tu sembri innamorato dell’idea della verticalità, io sostengo l’espansione orizzontale”.
Il dialogo è il primo capitolo del progetto “Le conversazioni impossibili” di Carlo Ratti, architetto, ingegnere e curatore della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva” dal 10 maggio al 23 novembre 2025, che da anni esplora l’impatto delle tecnologie digitali nel campo dell’urbanistica.
Per leggere l’articolo completo: https://www.repubblica.it/cultura/2024/08/16/news/stefano_boeri_ebenezer_howard_dialogo_impossibile_architettura_intelligenza_artificiale-423449553/