
Ne Il Sole 24 Ore, in un articolo intitolato “Modelli innovativi per declinare qualità della vita e sostenibilità”, viene menzionato il progetto Wonderwoods Vertical Forest, il bosco verticale a Utrecht realizzato da Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects.
L’articolo evidenzia come iniziative di questo tipo possano rappresentare una risposta concreta alle sfide ambientali e sociali delle metropoli contemporanee.
Il progetto Wonderwoods Vertical Forest di Stefano Boeri Architetti è una torre di 104 metri che reinterpreta il modello di bosco verticale, caratterizzato da una forte presenza di alberi e piante, in chiave mixed-use: dopo il Bosco Verticale di Milano e Trudo Vertical Forest (in social housing) di Eindhoven, Wonderwoods Vertical Forest è il primo bosco verticale al mondo caratterizzato dalla presenza di funzioni pubbliche aperte ai cittadini, con l’obiettivo di rendere questa innovativa tipologia architettonica sempre più integrata nel tessuto urbano e accessibile a tutti.
L’edificio, inaugurato a inizio 2025, ospita infatti circa 200 appartamenti di varie tipologie pensati per un’utenza eterogenea, insieme ad attività commerciali, aree per lo sport e il tempo libero e spazi per la ristorazione.
In termini culturali, Wonderwoods Vertical Forest rappresenta una novità nel palinsesto dell’architettura europea contemporanea, un importante esperimento di demineralizzazione delle superfici architettoniche verticali e, allo stesso tempo, costituisce un nuovo riferimento urbano per Utrecht, grazie alla sua posizione strategica nel centro della città e all’elevato mix funzionale, orientato all’inclusione di tutti i cittadini.
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