Sul Futura Sciences, portale di notizie multidisciplinare principalmente dedicato ai temi della salute, scienza, tecnologia e pianeta, viene pubblicato un articolo di Alexandra Arquey intitolato “Quatre étonnantes structures où pousse la verdure!”, (Quattro stupende strutture dove cresce il verde) dove è presente il Bosco Verticale.
L’articolo sul Futura Sciences, che spiega come la bioarchitettura risponde a sfide ecologiche – come la riduzione degli spazi verdi, inquinamento atmosferico e isole di calore urbano – combinando il verde con le nuove costruzioni. Tra i progetti presentati, c’è il Bosco Verticale a Milano, progettato da Boeri Studio.
Il Bosco Verticale è, infatti, l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi.
Il primo caso costruito, a Milano nell’area Porta Nuova, è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano nel complesso 800 alberi, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Il concept del Bosco Verticale, l’essere cioè “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”, definisce non solo le caratteristiche urbanistiche e tecnologiche ma anche il linguaggio architettonico e le qualità espressive del progetto.
Per leggere l’articolo completo: https://www.futura-sciences.com/maison/actualites/architecture-quatre-etonnantes-structures-pousse-verdure-114326/#les-forets-verticales-a-milan-italie