Il sito tedesco Express pubblica un articolo di Laura Schmidl intitolato Temperature sempre più estreme: Come le città potrebbero prepararsi in modo intelligente contro il caldo, citando il Bosco Verticale di Boeri studio come un esempio virtuoso.
Negli ultimi anni, i record di temperatura sono stati superati uno dopo l’altro. Nel 2019 è stata registrata la temperatura più alta mai misurata in Germania: 41,2 gradi a Tönisvorst. Nell’estate del 2022 – la più calda in Europa dall’inizio delle rilevazioni nel 1881 – ampie parti del continente sono state colpite dalla siccità e il Reno ha raggiunto livelli d’acqua estremamente bassi. E con il cambiamento climatico, è probabile che i record di temperatura vengano infranti sempre più frequentemente.
In questo contesto, l’articolo propone alcune soluzioni per rispondere al problema dell’ombreggiamento e dell’abbassamento delle temperature in città. Il Bosco Verticale di Milano viene presentato come una sfida vinta nell’integrazione della natura vivente in architettura, ospitando una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
I vantaggi di questa vicinanza con piante e alberi sono molteplici, tra cui l’abbassamento della temperatura sulle superfici murarie in estate di circa 30°C e negli appartamenti interni di 2-3°C, con il conseguente abbassamento del fabbisogno di aria condizionata per il raffrescamento.
Ovviamente la tipologia del bosco verticale è solo una delle soluzioni possibili contro le isole di calore in città, ma rappresenta sicuramente un tassello importante per quanto riguarda la forestazione urbana – la soluzione più economica, sostenibile e naturale per migliorare la qualità della vita in città.
Per leggere l’articolo completo: https://www.express.de/nachhaltigkeit/natur-und-klima/baeume-farbe-wie-sich-staedte-gegen-hitze-wappnen-koennten-853922