Il sito di moda e intrattenimento ELLE dedica un articolo ai 10 edifici di architettura contemporanea più iconici a Milano, tra cui spicca il Bosco Verticale, progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra) nell’area Porta Nuova.
Il Bosco Verticale è l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi. L’edificio è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano nel complesso 800 alberi, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana. Il progetto è così anche un dispositivo per limitare lo sprawl delle città indotto dalla ricerca del verde (ogni torre equivale a circa 50.000 mq di case unifamiliari). Al contrario delle facciate “minerali” in vetro o pietra, lo schermo vegetale del Bosco non riflette né amplifica i raggi solari, ma li filtra, generando un accogliente microclima interno senza effetti dannosi sull’ambiente. Nello stesso tempo, la cortina verde “regola” l’umidità, produce ossigeno e assorbe CO2 e polveri sottili.
A pochi anni dalla sua costruzione, il Bosco Verticale ha così dato vita a un habitat colonizzato da numerose specie di animali (tra cui circa 1.600 esemplari di uccelli e farfalle), stabilendo un avamposto di spontanea ricolonizzazione vegetale e faunistica della città.
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Un focus sul Bosco Verticale è stato anche pubblicato su Ohga!, che aveva dedicato spazio anche a un’intervista con Francesca Cesa Bianchi , Partner e Director di Stefano Boeri Architetti, sulla città del futuro.